La Giornata Mondiale della Malaria, celebrata il 25 aprile di ogni anno, è un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tragedia che questa malattia continua a rappresentare nel mondo. Quest’anno, il tema scelto è “Genere, equità nell’accesso alla salute, diritti umani”, ponendo l’attenzione sulle disuguaglianze che la malaria perpetua e che colpiscono in modo sproporzionato le comunità e i gruppi sociali più vulnerabili.
Secondo i dati forniti dalla Rbm Partnership to End Malaria, una piattaforma promossa da organizzazioni come l’OMS, l’Unicef, il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo e la Banca mondiale, nel 2022 sono stati registrati 249 milioni di nuovi casi di malaria, con 608 mila decessi. Ciò significa che un bambino muore ogni minuto a causa di questa malattia. E sono proprio i bambini sotto i 5 anni a pagare il prezzo più alto, rappresentando circa 460 mila dei decessi registrati.
Le disuguaglianze nell’accesso all’istruzione e alle risorse finanziarie sono uno dei fattori che aumentano il rischio di contrarre la malaria, soprattutto per i bambini delle famiglie più povere dell’Africa sub-sahariana. Secondo l’OMS, questi bambini hanno una probabilità cinque volte più alta di essere infettati rispetto a quelli delle famiglie più ricche. Inoltre, la gravidanza rende le donne particolarmente vulnerabili alla malaria, con conseguenze che vanno dall’anemia grave alla morte materna, dai morti del feto al parto prematuro e al basso peso alla nascita. Nel 2022, ben 16,2 milioni di donne in gravidanza hanno contratto l’infezione.
È evidente che la malaria continua a rappresentare una minaccia per la salute e per la vita di molte persone, soprattutto di quelle che già si trovano in situazioni di vulnerabilità come i rifugiati, i migranti, gli sfollati interni e le popolazioni indigene. È quindi fondamentale un impegno globale per contrastare questa malattia, attraverso investimenti nella ricerca scientifica, nella prevenzione e nel trattamento. L’OMS e altre organizzazioni internazionali stanno lavorando per coordinare gli sforzi a livello mondiale e garantire un accesso equo alle misure di prevenzione e ai trattamenti antimalarici.
La Giornata Mondiale della Malaria ci ricorda l’urgenza di agire per porre fine a questa tragedia. Non possiamo permettere che un bambino muoia ogni minuto a causa di una malattia che può essere prevenuta e trattata. È necessario un impegno congiunto da parte di governi, organizzazioni internazionali, enti locali e cittadini per sradicare la malaria e garantire un futuro migliore per tutti. Solo attraverso la collaborazione e l’equità nell’accesso alla salute potremo porre fine a questa terribile realtà.