Un neonato proveniente dal Regno Unito è stato trasferito all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma per una grave malformazione cardiaca. Il trasferimento è avvenuto grazie alla disponibilità dell’ospedale romano e alla volontà della famiglia.

Si tratta di un evento significativo, considerando che a novembre dello scorso anno il governo italiano aveva tentato invano di far trasferire in Italia Indi Gregory, una bambina inglese di otto mesi affetta da una gravissima patologia mitocondriale. Purtroppo, Indi è deceduta dopo che le erano stati staccati i supporti vitali, a seguito di una lunga battaglia legale tra la famiglia e le autorità britanniche.

In questo caso, invece, il trasferimento è stato organizzato in modo accurato, coinvolgendo diverse istituzioni italiane come la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero della Difesa con l’Aeronautica Militare e il Ministero della Salute. Il coordinamento è stato gestito dal Ministero degli Esteri, dall’Ambasciata d’Italia a Londra e dal Consolato Generale d’Italia a Londra.

La collaborazione con le autorità sanitarie del Regno Unito, in particolare con il Bristol Royal Hospital for Children, è stata fondamentale per il successo del trasferimento. La professionalità dei medici dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e l’efficienza delle amministrazioni coinvolte hanno reso possibile un trasferimento complesso e delicato, considerato uno dei primi nel suo genere per pazienti neonati così piccoli e gravemente malati.

La Presidenza del Consiglio ringrazia tutti coloro che si sono impegnati per rendere possibile questo trasferimento, sottolineando l’importanza della collaborazione tra le istituzioni italiane e britanniche nel garantire cure adeguate ai pazienti.

Il neonato è attualmente sottoposto a un delicato intervento chirurgico al cuore presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Questo caso dimostra ancora una volta l’importanza di strutture ospedaliere specializzate nel trattamento di malformazioni cardiache, che possono fare la differenza nella vita di pazienti neonati affetti da gravi patologie.

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