Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’Economia italiano, ha elogiato il patto di stabilità e il Def (Documento di Economia e Finanza), definendoli un significativo progresso per il paese. Nonostante le nuove regole di governance europea abbiano visto la maggioranza astenersi in blocco durante una votazione al Parlamento Ue, Giorgetti sostiene che il patto rappresenti un passo avanti importante.

Durante la votazione sul Def alla Camera dei Deputati, Giorgetti ha difeso le sue scelte senza esitazioni. Nonostante le voci che lo descrivono come stanco e desideroso di una possibile sfiducia da parte dei suoi colleghi, il ministro ha negato queste speculazioni, affermando di essere in forma e pronto a lavorare duramente per il bene del paese.

Durante il suo intervento in Aula, Giorgetti ha affrontato diversi argomenti, tra cui il Superbonus, un’agevolazione fiscale che ha avuto un impatto negativo sui conti pubblici italiani. Secondo l’agenzia di rating Fitch, questa agevolazione potrebbe far aumentare il debito pubblico italiano oltre il 142% del PIL, superando così i livelli indicati nel Def.

Il ministro ha anche discusso delle linee guida del quadro programmatico del governo, che includono il lavoro, la natalità e i redditi bassi. Giorgetti ha sottolineato l’importanza di sacrificio, investimento e lavoro per stimolare la crescita economica del paese.

Parlando del patto di stabilità, Giorgetti ha ammesso che la proposta italiana non è stata accettata a livello europeo, ma ha sottolineato che è comunque un passo avanti rispetto alle regole che sarebbero entrate in vigore l’anno prossimo.

Tuttavia, il compito di mettere in ordine i conti pubblici italiani non sarà semplice e richiederà sacrifici. L’Ufficio parlamentare di bilancio ha calcolato che per rispettare le regole del patto di stabilità, l’Italia dovrà apportare un aggiustamento tra lo 0,5% e lo 0,6% del PIL ogni anno, pari a circa 10-12 miliardi di euro. Queste cifre dovranno essere aggiunte alle spese per le politiche di bilancio, come il taglio del cuneo fiscale e gli interventi sull’Irpef.

Tuttavia, le risorse finanziarie sono limitate e ciò è evidente anche dal recente dibattito sul bonus tredicesima, che è stato inserito e poi ritirato da una bozza di decreto sulle imposte. Il viceministro delle Finanze, Maurizio Leo, ha affermato che sarà difficile approvare nuove misure di spesa finché non saranno trovate coperture finanziarie certe.

In conclusione, il patto di stabilità e il Def ricevono elogi da parte del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Nonostante alcune criticità e limitazioni finanziarie, Giorgetti è determinato a lavorare per mettere in ordine i conti pubblici italiani e favorire la crescita economica del paese.

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