Milano, 25 aprile – Una protesta durante il corteo per la Palestina ha scatenato tensioni e cori di opposizione alla Brigata Ebraica in piazza Duomo. Centinaia di persone, riunite sotto le bandiere del Partito dei Carc, hanno contestato i presenti con slogan come “Fuori i sionisti dal 25 aprile” e “Assassini”. La risposta della Brigata Ebraica non si è fatta attendere e ha mostrato cartelli con i nomi dei campi di concentramento e la stella di David, cercando di far capire agli insorti l’importanza di conoscere e studiare la storia.

Nonostante la tensione, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha sottolineato l’importanza di lavorare sui valori del 25 aprile e ha esortato tutti a partecipare alle celebrazioni senza temere il ritorno del fascismo, ma piuttosto una limitazione della democrazia. Secondo il sindaco, l’attacco alla Costituzione rappresenta una minaccia concreta e la riforma del premierato non è accettabile. Quindi, il 25 aprile assume un’importanza ancora maggiore per difendere i valori della democrazia.

Alla manifestazione milanese erano presenti anche importanti figure politiche, come la segretaria del Pd, Elly Schlein, che ha ribadito l’importanza di ricordare chi ha dato la vita per la libertà e ha sottolineato la necessità di difendere i valori della Costituzione. Schlein ha respinto le accuse di antisemitismo rivolte alla sinistra, affermando che la giornata del 25 aprile è un’occasione per portare avanti le battaglie per la giustizia sociale, il lavoro e i diritti fondamentali delle persone.

Anche il segretario di Azione, Carlo Calenda, ha marciato al fianco della Brigata Ebraica, definendo le violenze contro di loro brutali. Calenda ha sottolineato che la liberazione dal nazifascismo è stata tardiva per molti ebrei che sono stati deportati e uccisi dai fascisti. Ha inoltre invitato a considerare il 25 aprile come una festa di unità, che tiene insieme storia, memoria e desiderio di preservarli per garantire la libertà.

Il deputato di Forza Italia, Luca Squeri, ha deciso di marciare insieme alla Brigata Ebraica come segno di solidarietà nei confronti degli attacchi rivolti a loro. Ha ribadito l’importanza di commemorare il sacrificio di coloro che hanno dato tutto per la libertà e ha invitato tutti a essere uniti nella memoria di ciò che è accaduto durante la Resistenza.

Il corteo a Milano si è quindi trasformato in un momento di confronto e dibattito, in cui diverse anime si sono mescolate. Nonostante le tensioni, è emersa la volontà di difendere i valori costituzionali e di lavorare per una società più giusta e inclusiva. Il 25 aprile rimane un simbolo di lotta e resistenza, un monito a non dimenticare mai gli orrori del passato e a lavorare per un futuro migliore.

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