Drake, uno dei rapper più famosi al mondo, si trova ancora una volta al centro di una controversia legale. Gli eredi del leggendario Tupac Shakur hanno minacciato di portare il cantante in tribunale per un brano in cui la voce di Tupac è stata riprodotta utilizzando l’intelligenza artificiale.
Secondo quanto riportato da Billboard, gli eredi di Tupac ritengono che questa sia una “flagrante violazione della legge e un palese abuso della legacy di uno dei più grandi artisti hip-hop di tutti i tempi”. Hanno inviato a Drake una lettera-ingiunzione, chiedendogli di ritirare il brano intitolato “Taylor Made Freestyle” entro 24 ore, altrimenti prenderanno provvedimenti legali.
Gli eredi si sono dichiarati “profondamente delusi” per l’uso non autorizzato della voce e della personalità di Tupac. Hanno sottolineato che non avrebbero mai dato il permesso per utilizzare la sua voce in questa maniera.
Tupac Shakur, uno dei rapper più influenti di tutti i tempi, fu gravemente ferito in una sparatoria tra rivali nel settembre 1996 e morì in ospedale sei giorni dopo. Aveva solo 25 anni ed era all’apice della sua carriera. La sua morte ha scosso il mondo dell’hip-hop e ha lasciato un vuoto nell’industria musicale.
Questa non è la prima volta che Drake viene coinvolto in una controversia sull’intelligenza artificiale. L’anno scorso, un brano intitolato “Heart on My Sleeve” in cui Drake “duettava” con il misterioso utente di TikTok è stato ritirato dalle principali piattaforme di streaming perché si è scoperto che si trattava di un deepfake. Nonostante ciò, la canzone aveva ricevuto milioni di ascolti su Spotify e altre piattaforme.
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella musica sta diventando sempre più diffuso, ma solleva anche molte questioni legali ed etiche. Molti artisti si preoccupano che la loro voce possa essere utilizzata senza il loro consenso, compromettendo la loro reputazione e la loro eredità.
Questa controversia tra Drake e gli eredi di Tupac Shakur mette in luce l’importanza di rispettare i diritti degli artisti e la necessità di regolamentare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella musica. Sarà interessante vedere come si evolverà questa vicenda e se porterà a cambiamenti nel modo in cui vengono utilizzate le voci dei defunti artisti.