Nuove disposizioni per l’oblio oncologico: le neoplasie che possono manifestarsi anche dopo un anno

Il Ministero della Salute ha recentemente pubblicato un decreto sulla Gazzetta Ufficiale in cui vengono elencate le patologie oncologiche per le quali si applicano termini inferiori rispetto a quelli previsti dalla legge sull’oblio oncologico del 2023. Questa nuova normativa permette di eliminare l’obbligo di dichiarare la neoplasia di cui si è sofferto dopo un determinato periodo di tempo.

Fino ad oggi, la dichiarazione dello stato di malattia implicava diverse difficoltà e discriminazioni, come l’accesso a mutui, procedure bancarie e adozioni. Tuttavia, grazie a questa nuova legge, si spera che tali problemi possano essere superati.

In molti paesi europei, questa legge sull’oblio oncologico è già presente da diverso tempo. Ad esempio, per il tumore del colon retto in stadio 1, indipendentemente dall’età del paziente, il termine si riduce ad un solo anno dalla fine del trattamento. Per gli stadi due e tre, per i pazienti di età superiore ai 21 anni, il termine scende a 7 anni dalla fine delle cure.

Anche per il melanoma, per i pazienti di età superiore ai 21 anni, il termine si riduce a 6 anni. Per il tumore della mammella in stadio 1 e 2, indipendentemente dall’età del paziente, il termine scende ad un solo anno. Lo stesso vale per il tumore del collo dell’utero, per le donne di età superiore ai 21 anni, il termine si riduce a 6 anni.

Per il tumore del corpo dell’utero, indipendentemente dall’età del paziente, il termine scende a 5 anni. Nel caso del tumore ai testicoli, a qualsiasi età, il termine si riduce ad un solo anno. Infine, per i tumori alla tiroide nelle donne sotto i 55 anni e negli uomini sotto i 45 anni (esclusi i tumori anaplastici per entrambi i sessi), il termine si riduce ad un solo anno. Per i linfomi di Hodgkin nei pazienti di età inferiore ai 45 anni, il termine scende a 5 anni. E per le leucemie acute (linfoblastiche e mieloidi), a qualsiasi età, il termine si riduce anch’esso a 5 anni.

Questa nuova normativa rappresenta un passo avanti importante nella lotta contro la discriminazione dei pazienti oncologici. L’oblio oncologico permette loro di potersi reintegrare nella società senza dover dichiarare la loro malattia dopo un determinato periodo di tempo. Si spera che questa legge possa contribuire a migliorare la vita dei pazienti e a ridurre le difficoltà che incontrano nel loro percorso di guarigione.

È importante sottolineare che l’oblio oncologico non significa dimenticare completamente la malattia, ma semplicemente eliminare l’obbligo di dichiararla dopo un certo periodo di tempo. La consapevolezza e la prevenzione rimangono fondamentali per la salute di tutti.

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