Vincenzo Tiberio, un medico italiano nato nel Molise nel 1869, potrebbe essere l’uomo dietro la scoperta degli antibiotici, ben trentatré anni prima di Alexander Fleming. Questa incredibile storia è raccontata nel saggio “Il Nobel mancato” scritto dalla giornalista Tiziana Lupi e pubblicato da Minerva.

La scoperta di Tiberio avvenne casualmente mentre osservava un pozzo che forniva acqua per le necessità domestiche. Notò che ogni volta che le muffe venivano rimosse dalle pareti del pozzo, le persone si ammalavano di infezioni intestinali. Fu proprio da questa osservazione che ebbe l’intuizione dell’importanza delle muffe e del loro potere antibiotico.

Nonostante la sua scoperta rivoluzionaria, gli studi di Tiberio pubblicati nel 1895 negli Annali d’Igiene Sperimentale con il titolo “Sugli estratti di alcune muffe” non ottennero grande diffusione e rimasero per molto tempo dimenticati in un cassetto. Tiberio decise quindi di abbandonare la carriera universitaria per intraprendere quella militare, vincendo il concorso per Ufficiale medico della Regia Marina.

Il saggio di Tiziana Lupi ricostruisce la vita e il lavoro di questo brillante ricercatore attraverso i suoi diari personali. La giornalista ci porta alla scoperta di un uomo geniale, il cui contributo alla medicina potrebbe aver cambiato il corso della storia. Purtroppo, a causa della mancanza di riconoscimento e diffusione dei suoi studi, Tiberio non ricevette mai il premio Nobel che meritatamente gli spettava.

Oltre a “Il Nobel mancato”, Tiziana Lupi ha scritto altre opere di successo, tra cui “Il nostro papa. La prima biografia illustrata di Francesco”, pubblicato da Mondadori. La giornalista è nota per la sua abilità nel raccontare storie interessanti e poco conosciute, portando alla luce personaggi e avvenimenti che hanno lasciato un segno nella storia.

La scoperta di Vincenzo Tiberio ci mostra come a volte le grandi intuizioni possano passare inosservate e rimanere nel dimenticatoio per decenni. Questa storia ci ricorda l’importanza di riconoscere e valorizzare il lavoro dei ricercatori, in modo da poter trarre vantaggio dalle loro scoperte e migliorare la nostra vita e la nostra salute. Speriamo che la storia di Tiberio possa finalmente ricevere il riconoscimento che merita, perché senza di lui non avremmo gli antibiotici che oggi ci salvano la vita.

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