La chiesa di Santa Caterina di Catania ha deciso di chiudere i battenti dopo la celebrazione di una messa in onore di Benito Mussolini. La decisione è stata presa dall’arcivescovo Luigi Renna, che ha voluto evitare “non opportune esternazioni ideologiche” che potrebbero ripetersi, come già accaduto nel passato.

Il caso si è verificato quando è stato trovato un necrologio con la scritta “Anniversario” e “La Fiamma tricolore ricorda Benito Mussolini”, che informava della celebrazione di una Messa in suffragio del dittatore italiano nel giorno della sua morte. Questo fatto ha suscitato molte polemiche e critiche, portando alla chiusura temporanea della chiesa.

Non è la prima volta che nella chiesa di Santa Caterina si verificano episodi simili. Nel 2016, durante un rito religioso, tre persone hanno fatto il saluto fascista, creando grande sconcerto e indignazione tra i presenti. Questo incidente ha spinto l’arcidiocesi di Catania a prendere una posizione netta nel vietare qualsiasi manifestazione ideologica legata al fascismo.

L’arcivescovo Luigi Renna ha deciso di sospendere la celebrazione della Santa Messa e il servizio di Adorazione eucaristica perpetua per evitare che si ripetano situazioni spiacevoli come quelle accadute in passato. Questa decisione ha suscitato reazioni contrastanti tra i fedeli, ma sembra che la maggior parte comprenda la necessità di evitare che la chiesa diventi uno spazio per promuovere ideologie che vanno contro i principi cristiani.

La chiusura temporanea della chiesa di Santa Caterina rappresenta un segnale forte della Chiesa cattolica di Catania nel condannare qualsiasi forma di ideologia fascista. Si tratta di un gesto importante che dimostra l’impegno della Chiesa nel promuovere la pace, la giustizia e l’amore fra i popoli.

Nonostante le critiche e le polemiche, l’arcivescovo Luigi Renna ha dimostrato una grande determinazione nel prendere una posizione chiara e decisa. La sua decisione di chiudere temporaneamente la chiesa potrebbe essere vista come un atto di coraggio, in quanto non è facile affrontare tematiche così delicate e divisive come il fascismo.

La chiusura della chiesa di Santa Caterina rappresenta anche un’opportunità per riflettere sulla necessità di promuovere valori di tolleranza, rispetto e uguaglianza all’interno della società. È importante ricordare che il fascismo ha portato a gravi violazioni dei diritti umani e alla sofferenza di molte persone.

La Chiesa cattolica, con la sua posizione ferma contro il fascismo, si pone come un faro di speranza e di insegnamento nel promuovere la pace e il rispetto reciproco. È auspicabile che questa decisione possa portare ad una maggiore consapevolezza e riflessione su un periodo storico che non deve essere dimenticato, ma che deve essere ricordato per evitare che gli errori del passato si ripetano.

In conclusione, la chiusura temporanea della chiesa di Santa Caterina di Catania dopo la celebrazione di una messa in onore di Mussolini rappresenta un momento di riflessione e di presa di posizione da parte della Chiesa cattolica. È un gesto importante che dimostra la determinazione nell’affrontare temi delicati come il fascismo e nel promuovere valori di pace e rispetto. Speriamo che questa decisione possa contribuire a una maggiore consapevolezza e ad un rinnovato impegno nel costruire una società basata sui principi del rispetto reciproco e dell’amore fra i popoli.

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