Meloni propone agevolazioni fiscali per l’assunzione di giovani e donne

La premier Giorgia Meloni ha annunciato una nuova proposta per sostenere l’occupazione dei giovani, delle donne e di alcune categorie di lavoratori svantaggiati. Secondo quanto emerso, queste misure prevedono la riduzione degli oneri contributivi per i nuovi assunti per un periodo di due anni.

Durante un incontro con i sindacati, Meloni ha anche menzionato specifiche disposizioni per favorire l’avvio di nuove attività, differenziate tra il Centro-Nord e il Mezzogiorno. Questo piano fa parte di un decreto di riforma delle politiche di coesione che verrà presentato domani al Consiglio dei Ministri.

Un altro provvedimento che verrà introdotto tramite un decreto legislativo nel mese di gennaio 2025 è un’indennità di 100 euro destinata ai lavoratori dipendenti con un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro, che abbiano coniuge e almeno un figlio a carico. Le famiglie mono-genitoriali con un unico figlio a carico potranno anch’esse beneficiare di questa indennità.

Una bozza preliminare del decreto di riforma delle politiche di coesione contiene anche dei bonus per l’assunzione a tempo indeterminato di giovani e donne, nonché nella Zona economica speciale unica per il Mezzogiorno.

Queste proposte mirano a fornire incentivi alle imprese per favorire l’occupazione dei giovani e delle donne, due categorie spesso colpite dalla disoccupazione. Offrire agevolazioni fiscali per le nuove assunzioni può incoraggiare le aziende ad assumere personale giovane e qualificato, contribuendo così alla crescita economica del paese.

Inoltre, l’indennità di 100 euro per i lavoratori dipendenti a reddito medio-basso può rappresentare un aiuto concreto per le famiglie che si trovano in difficoltà economiche. Questa misura potrebbe alleviare parte della pressione finanziaria sulle famiglie e stimolare la domanda interna, sostenendo così la ripresa economica.

È importante sottolineare che queste proposte devono ancora essere approvate e implementate. Tuttavia, se verranno messe in atto, potrebbero rappresentare un passo significativo verso la creazione di opportunità di lavoro per i giovani e le donne in Italia, promuovendo una maggiore inclusione sociale ed economica.

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