Bernardo Valli, uno dei più importanti giornalisti italiani, ha pubblicato una preziosa raccolta dei suoi articoli intitolata “Se guardo altrove”. Questo libro, edito da Ventanas, raccoglie alcuni dei pezzi culturali scritti dal giornalista tra il 1962 e il 2019 su importanti testate come Il Giorno, Il Corriere della Sera, La Repubblica e La Stampa.

L’antologia si concentra principalmente sulla letteratura, che è sempre stata una delle passioni principali di Valli. Il suo stile è colto e personale, e nella prefazione del libro l’autore si definisce un lettore “onnivoro, appassionato” e “disordinato”. Valli ammette di essere un lettore “piratesco”, senza rispetto per filoni narrativi o scuole di pensiero, ma che si getta senza esitazione in ogni nuova scoperta letteraria.

Valli rivela che la sua curiosità per la letteratura è cresciuta parallelamente al suo lavoro di inviato nel mondo. Leggere grandi autori come Musil o Tolstoj in paesi lontani come la Thailandia o Singapore è stata un’esperienza formidabile e molto diversa da quella che avrebbe potuto fare stando comodamente a casa.

“Se guardo altrove” è una raccolta di recensioni e ritratti di scrittori famosi come Jean-Paul Sartre, Simone De Beauvoir, Roberto Bolaño, Corrado Alvaro, Georges Simenon, Albert Camus e molti altri. Valli offre anche interessanti riflessioni sul lavoro di alcuni autori, come Patrick Modiano, di cui sottolinea la costante ricerca di completare i ricordi, come un restauratore che cerca di ridare l’integrità originaria a un affresco rovinato dal tempo.

Ma Valli non si limita solo ai grandi classici, ma apprezza anche i bestseller degli ultimi decenni. Tra questi, ha gradito particolarmente la trilogia Millennium di Stieg Larsson, passando una settimana intensa e appassionante con Lisbeth Salander e Mikael Blomkvist, i protagonisti della serie.

L’autore svedese viene descritto da Valli come un grande lettore autodidatta, con una cultura vasta ed eclettica. Larsson era un divoratore di libri di fantascienza, strategia militare, politica, spionaggio e informatica, ma aveva una predilezione per i romanzi scritti da donne, soprattutto quelli polizieschi, trovando lo stile femminile più preciso e accurato.

Oltre alle recensioni e ai ritratti letterari, Valli offre anche riflessioni sul suo mestiere di cronista. Sottolinea che ha fatto un mestiere che oggi non esiste più, legato al giornale di carta nato alla fine dell’Ottocento. I ritmi frenetici dell’online non consentono più quei tempi vuoti che gli hanno permesso di leggere, studiare e immergersi ogni volta in una storia diversa.

In conclusione, “Se guardo altrove” è una preziosa raccolta di articoli che offre ai lettori un’ampia panoramica sulla letteratura e sulla carriera di Bernardo Valli. Le sue recensioni e riflessioni mostrano la sua passione per la lettura e il suo talento nel comunicare con stile e profondità. Un libro imperdibile per gli amanti della letteratura e per coloro che sono curiosi di scoprire il lavoro di un giornalista di grande valore come Valli.

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