Il Codacons, l’associazione dei consumatori, ha deciso di prendere una posizione netta contro Vannacci, presentando esposti in 104 Procure della Repubblica in tutto il paese. Questa mossa è stata motivata dalle dichiarazioni del Generale riguardo alla scuola per disabili, che secondo il Codacons potrebbero costituire un reato.

L’associazione ha sottolineato che non intende interferire con le scelte politiche del Generale o influenzare le preferenze di voto degli italiani. Tuttavia, ritengono che alcune delle sue affermazioni siano così gravi e pericolose da richiedere un intervento da parte della magistratura. In particolare, il Codacons fa riferimento alla proposta di creare classi separate per i disabili, che sarebbe in contrasto con la legge sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità.

Secondo l’associazione, questa affermazione sarebbe discriminatoria e potrebbe costituire propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Il Codacons richiama anche la Convenzione sui Diritti delle persone con Disabilità, che stabilisce i requisiti di base per i diritti delle persone con disabilità e sottolinea l’importanza di promuovere e garantire il pieno godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali per queste persone.

In seguito a questa denuncia, il Codacons ha richiesto alle 104 Procure coinvolte di verificare la veridicità delle dichiarazioni riportate dai media e di condurre un’indagine accurata per accertare eventuali reati. L’associazione ha chiesto di prendere in considerazione il reato previsto dall’articolo 604 bis del Codice Penale, ma anche ogni altra fattispecie criminosa che potrebbe emergere.

Questa mossa del Codacons ha suscitato interesse e attenzione nella società italiana, poiché pone il focus sulla protezione dei diritti delle persone con disabilità e sulla necessità di evitare discriminazioni. La magistratura sarà chiamata a valutare le affermazioni del Generale e a determinare se siano effettivamente costituenti un reato.

Questo caso dimostra l’importanza di combattere ogni forma di discriminazione e di promuovere l’integrazione delle persone con disabilità nella società. Speriamo che la magistratura possa fare luce su questa situazione e garantire la tutela dei diritti di tutti i cittadini, senza alcuna forma di discriminazione.

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