L’opposizione all’agrivoltaico in Italia sta mettendo a rischio non solo gli agricoltori, ma anche l’intero Paese. Il decreto del ministero dell’Agricoltura che proibisce l’installazione di pannelli solari sui terreni agricoli sta suscitando preoccupazione nel settore agricolo e tra i cittadini italiani che desiderano indipendenza energetica e bollette più basse.

Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare, l’associazione delle imprese del fotovoltaico, ha dichiarato all’ANSA che l’opposizione al solare da parte dei rappresentanti agricoli è incomprensibile considerando l’interesse che molte aziende agricole hanno per questa forma di energia. Inoltre, Viscontini sottolinea che la mancanza di impianti fotovoltaici a terra rallenta la transizione energetica del Paese e conferma la dipendenza dai combustibili fossili provenienti da Paesi instabili.

Il presidente di Italia Solare critica anche il governo per non aver ancora emesso un decreto sulle aree idonee per le rinnovabili, una richiesta attesa da anni dal settore. Questo decreto sarebbe fondamentale per sapere dove realizzare gli impianti e potrebbe portare il Paese a raggiungere il 100% di energia proveniente da fonti rinnovabili. Tuttavia, al momento il governo sembra concentrarsi sul nucleare e le Regioni stanno imponendo moratorie sull’eolico. Ora si aggiunge anche il divieto di installare pannelli solari sulle aree agricole.

Viscontini sottolinea che la sicurezza energetica del Paese dipende dallo sviluppo delle fonti rinnovabili. La mancanza del decreto sulle aree idonee rappresenta quindi una mancanza di rispetto verso i cittadini, che rischiano di dover affrontare bollette sempre più elevate.

È evidente che la situazione attuale rappresenta una sfida per il settore agricolo e per il Paese nel suo complesso. L’agrivoltaico potrebbe essere una soluzione vincente, consentendo agli agricoltori di sfruttare al meglio le loro terre, generando energia pulita e contribuendo alla transizione verso un sistema energetico più sostenibile. È importante che il governo ascolti le preoccupazioni degli agricoltori e dei cittadini e lavori per trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti, consentendo lo sviluppo dell’agrivoltaico e garantendo la sicurezza energetica del Paese.

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