Un nuovo vaccino antinfluenzale universale potrebbe rappresentare una svolta nella salute pubblica, offrendo una protezione più ampia e riducendo la dipendenza dalle iniezioni annuali personalizzate per le diverse versioni del virus influenzale. A svilupparlo sono i ricercatori della Duke University, i quali hanno descritto il loro approccio sulla rivista Science Translational Medicine.
Attualmente, l’influenza uccide circa mezzo milione di persone ogni anno nel mondo. I vaccini antinfluenzali sono sviluppati per insegnare al sistema immunitario a riconoscere parti specifiche del virus influenzale, ma il virus cambia continuamente le proteine di superficie a cui i vaccini si rivolgono. Questo crea una corsa agli armamenti tra la progettazione del vaccino e i virus, rendendo necessaria la somministrazione di un nuovo vaccino ogni autunno.
Il nuovo vaccino sviluppato dalla squadra della Duke University si basa su un approccio diverso. I ricercatori hanno progettato proteine che suscitano una risposta immunitaria più mirata alla regione del gambo dell’emoagglutinina, una delle due particolari proteine di superficie del virus influenzale. Questa regione del gambo cambia molto meno rispetto alla regione della testa, che è il bersaglio principale dei vaccini tradizionali.
Utilizzando l’editing genico, i ricercatori hanno creato più di 80.000 variazioni della proteina emoagglutinina con cambiamenti sulla parte superiore del dominio della testa. Queste variazioni sono state testate su topi e furetti tramite un vaccino riempito con una miscela di queste varianti. I risultati dei test di laboratorio e sugli animali hanno dimostrato che il vaccino sperimentale ha stimolato una risposta immunitaria più forte alle regioni del gambo, aumentando così la protezione contro l’infezione influenzale.
Il professor Nicholas Heaton, che ha guidato la ricerca, ha spiegato che gli anticorpi contro il gambo dell’emoagglutinina funzionano in modo diverso rispetto agli anticorpi contro la testa. Pertanto, l’obiettivo dei ricercatori è stato quello di creare un vaccino che fornisca entrambe le cose, cioè una buona risposta immunitaria alla testa e agli anticorpi del gambo. I risultati degli esperimenti su topi sono stati molto promettenti: il 100% dei topi ha evitato la malattia o la morte a causa del virus influenzale.
Le prossime fasi della ricerca si concentreranno nel cercare di ottenere lo stesso livello di immunità presentando meno di 80.000 varianti di emoagglutinina. Questo potrebbe significare un importante passo avanti nella lotta contro l’influenza, riducendo la necessità di iniezioni annuali personalizzate e offrendo una protezione più ampia contro tutte le versioni del virus.
In conclusione, lo sviluppo di un vaccino antinfluenzale universale potrebbe rappresentare una svolta nella salute pubblica, offrendo una protezione più ampia e riducendo la dipendenza dalle iniezioni annuali personalizzate. I ricercatori della Duke University hanno utilizzato un approccio innovativo, progettando proteine che stimolano una risposta immunitaria mirata alla regione del gambo dell’emoagglutinina. I risultati degli esperimenti su topi sono stati molto promettenti, aprendo la strada a ulteriori ricerche per migliorare l’efficacia del vaccino. Se questo nuovo vaccino universale dovesse dimostrarsi efficace anche negli esseri umani, potrebbe rappresentare un importante passo avanti nella lotta contro l’influenza e salvare molte vite ogni anno.