Il misterioso caso dei tre milioni nascosti: i fantasmi diventano persone

In Italia c’è un fenomeno che si sta diffondendo sempre di più, un fenomeno che riguarda milioni di persone e che sta diventando sempre più preoccupante: si tratta del lavoro nero. Secondo i dati diffusi dall’Istat a ottobre 2023, in Italia ci sono ben tre milioni di lavoratori sommersi, con un aumento di circa 73mila unità rispetto all’anno precedente. Questi lavoratori sono invisibili agli occhi della legge, vivono nell’ombra e non godono dei diritti e delle protezioni che spettano ad ogni lavoratore regolare.

L’allarme è stato lanciato dal segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, durante un evento organizzato per celebrare i 74 anni del sindacato. Bombardieri ha sottolineato l’importanza di agire per far sì che questi “fantasmi” tornino ad essere persone con un contratto e un lavoro stabile. Durante l’iniziativa, sono state presentate anche le testimonianze di alcuni ragazzi sfruttati e sottopagati, che hanno raccontato le difficoltà e le ingiustizie che vivono ogni giorno.

La situazione è davvero preoccupante: quasi tre milioni di persone che lavorano senza contratto, senza tutele, senza diritti. Questi lavoratori sono spesso costretti ad accettare condizioni di lavoro precarie, con orari flessibili, salari bassissimi e nessuna garanzia di stabilità. Si tratta di una vera e propria schiavitù moderna, un fenomeno che mina la dignità e i diritti di ogni persona.

Secondo Bombardieri, è fondamentale combattere la precarietà e superare il cosiddetto Jobs act, la riforma del lavoro introdotta nel 2015 che ha portato a una maggiore flessibilità e precarietà nel mondo del lavoro. Tuttavia, il segretario generale della Uil non è ottimista riguardo all’uso dello strumento referendario per portare avanti questa battaglia. Secondo Bombardieri, gli ultimi referendum hanno mostrato una scarsa partecipazione da parte dei cittadini, quindi è necessario trovare altre forme di mobilitazione e coinvolgere i governi e la politica.

La situazione dei lavoratori in nero non riguarda solo il settore delle aziende private, ma coinvolge anche il settore pubblico, con migliaia di lavoratori che svolgono mansioni senza un contratto regolare. Questo fenomeno ha conseguenze negative sull’economia del paese, con una perdita di entrate fiscali e un indebolimento del sistema previdenziale.

È quindi urgente agire per porre fine a questa situazione. È necessario intensificare i controlli e le sanzioni per le aziende che assumono lavoratori in nero, ma è anche importante sensibilizzare l’opinione pubblica su questo problema e promuovere una cultura del lavoro dignitoso. Ogni persona ha diritto a un lavoro stabile, a tutele e diritti che permettano di vivere in modo dignitoso. È ora di far sì che questi “fantasmi” diventino persone visibili, con una vita e un futuro migliori.

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