Le piccole e medie imprese italiane stanno investendo sempre di più nel benessere aziendale al fine di attrarre e trattenere i migliori dipendenti sul mercato del lavoro. Secondo un’analisi condotta dalla Cgia di Mestre, al Nord del Paese le aziende sono costrette a “rubarsi” i talenti più bravi, creando una competizione che sta spingendo le PMI ad aumentare il benessere aziendale come strategia di differenziazione.

In particolare, la Lombardia si posiziona al top per qualità del lavoro e benessere aziendale, seguita dalla Provincia di Bolzano e dal Veneto. La Provincia di Trento, il Piemonte e la Valle d’Aosta si collocano appena sotto. Al contrario, il Mezzogiorno del Paese, ad eccezione della Sardegna, si trova in fondo alla classifica, con la Sicilia, la Calabria e la Basilicata che mostrano i risultati peggiori.

La pandemia ha portato a importanti trasformazioni nel mercato del lavoro, con molte aziende che faticano a trovare profili con competenze adeguate. Di conseguenza, le imprese stanno adottando diverse strategie per trattenere i propri collaboratori migliori. Queste includono l’offerta di retribuzioni più elevate, la trasformazione dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato, l’introduzione di orari di lavoro più flessibili e l’utilizzo di strumentazioni professionali innovative.

Inoltre, le PMI stanno favorendo gli avanzamenti di carriera dei propri dipendenti e implementando benefit e programmi di welfare aziendale. Nonostante questi sforzi, però, la fuga dal posto di lavoro fisso sembra continuare. Secondo l’Inps, nel 2022 le dimissioni volontarie dei dipendenti privati con contratto a tempo indeterminato e meno di 60 anni sono aumentate del 29% rispetto al 2019, raggiungendo quota 1.047.000.

La sfida per le PMI italiane è dunque quella di creare un ambiente lavorativo che sia in grado di attrarre e trattenere i talenti migliori, offrendo condizioni di lavoro soddisfacenti e opportunità di crescita professionale. Solo così potranno contrastare la competizione tra le aziende del Nord del Paese e ridurre la fuga dei dipendenti verso altre opportunità lavorative.

In conclusione, il benessere aziendale si sta rivelando un fattore sempre più importante per le PMI italiane, che investono in questo settore per attirare i migliori dipendenti sul mercato del lavoro. Nonostante gli sforzi compiuti, la fuga dei talenti continua a rappresentare una sfida significativa per le imprese, che devono trovare nuove strategie per trattenere i propri collaboratori migliori e garantire loro un ambiente lavorativo stimolante e gratificante.

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