Maria Grazia Cutuli è una giornalista catanese che ha dedicato la sua vita al giornalismo, fino a perdere la vita in Afghanistan nel 2001. La sua storia e il suo desiderio di diventare una coraggiosa inviata di guerra sono ora al centro di uno spettacolo teatrale che si è svolto a Palermo, presso la Sala Strehler del Biondo.

Il monologo, scritto da Gaetano Savatteri e Luana Rondinelli, è stato recitato con grande intensità da Valeria Contadino. Il testo appassionato ricostruisce il percorso di Maria Grazia Cutuli, dalla sua esperienza a Milano fino alla sua tragica fine in Afghanistan.

La giornalista ha iniziato la sua carriera a La Sicilia di Catania, prima di trasferirsi a Milano per cercare maggiori opportunità nel mondo del giornalismo. Qui ha affrontato la diffidenza e il freddo di una città che sembrava straniera al suo cuore. Tuttavia, Milano ha offerto molte opportunità a chi desidera diventare un giornalista, ed è qui che Maria Grazia ha iniziato a costruire la sua carriera.

Ma il suo sogno non era solo quello di ottenere la Press Card, il tesserino che le avrebbe dato l’accesso a eventi e luoghi riservati ai giornalisti. Maria Grazia voleva andare oltre, desiderava essere un’invitata nei luoghi più pericolosi e impervi del pianeta. Era determinata a raccontare i segni della guerra e lavorare in difesa dei diritti umani, che spesso vengono negati in queste zone.

Nel 2001, poco dopo la tragedia delle Torri Gemelle a New York, Maria Grazia è tornata in Afghanistan. Nonostante il pericolo e la minaccia costante, la sua passione per il giornalismo l’ha spinta a continuare a svolgere il suo lavoro. La sua vita è stata tragicamente interrotta sulla strada che va da Jalalabad a Kabul, quando è stata uccisa insieme ad un reporter spagnolo e due guide.

Lo spettacolo teatrale che racconta la sua storia è impreziosito da scene e costumi disegnati da Vincenzo La Mendola. I pantaloni e le sigarette presenti nel set fanno riferimento alla figura di Maria Grazia come una minaccia per i talebani. Le musiche di Fabio Abate completano l’atmosfera dello spettacolo.

Lo spettacolo è stato accolto positivamente dal pubblico e sarà in replica fino al 5 maggio. La storia di Maria Grazia Cutuli è un esempio di coraggio e dedizione al giornalismo, un ricordo commovente di una donna che ha sacrificato la sua vita per raccontare la verità.

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