La goletta del progetto Trec ha finalmente fatto tappa a Napoli dopo otto mesi di attività lungo le coste europee. Questa spedizione, chiamata Traversing European Coastlines, ha l’obiettivo di studiare la biodiversità e gli ecosistemi marini in diverse parti del continente. Oltre 150 gruppi di ricerca provenienti da 21 Paesi europei hanno collaborato a questa missione, che è coordinata dallo European Molecular Biology Laboratory insieme alla Tara Ocean Foundation e all’European Marine Biology Resource Centre.

La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha accolto con entusiasmo la spedizione Trec alla Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli. Ha sottolineato l’importanza di creare iniziative di eccellenza come questa, che non solo pongono domande ma forniscono risposte concrete e utili per la comunità globale. La ministra ha evidenziato come il progetto Trec sia un esempio di collaborazione internazionale, in cui Italia e Francia si uniscono ad altre grandi istituzioni per affrontare il problema della perdita della biodiversità.

Durante la tappa a Napoli, gli scienziati a bordo della goletta Tara e con i laboratori mobili dell’Embl raccoglieranno campioni d’acqua, suolo, sedimenti e aerosol in diverse zone della città, incluse Pozzuoli e la zona del fiume Sarno. La presenza dell’Advanced Mobile Laboratory presso la stazione Dohrn permetterà ai ricercatori di processare i campioni biologici appena raccolti utilizzando tecnologie all’avanguardia. Questo aiuterà a ottenere risultati immediati e permetterà di confrontare i dati in tutta Europa, superando le difficoltà legate ai diversi sistemi di campionamento regionali o nazionali.

Il monitoraggio svolto dal progetto Trec è fondamentale per contrastare la perdita accelerata della biodiversità costiera. I team scientifici raccolgono informazioni su vari fattori, come la presenza di inquinanti, antibiotici, pesticidi e ormoni, oltre a monitorare la temperatura, la salinità e i livelli di ossigeno. I campioni di suolo, sedimenti e acque poco profonde vengono prelevati in ogni punto in modo standardizzato, consentendo così di confrontare e analizzare i dati in tutta Europa.

La tappa a Napoli è solo una delle tappe di questa importante spedizione scientifica. Il progetto Trec continuerà ad esplorare le coste europee per raccogliere ulteriori dati e informazioni sulla biodiversità marina. Grazie alla collaborazione tra istituzioni internazionali e locali, come la Stazione Anton Dohrn di Napoli, questo progetto è in grado di fornire risposte concrete e immediatamente utilizzabili per affrontare le sfide ambientali che il nostro pianeta sta affrontando.

In conclusione, il progetto Trec è un esempio di come la collaborazione internazionale possa portare a risultati concreti nella lotta contro la perdita della biodiversità. Grazie alla goletta Tara e ai laboratori mobili dell’Embl, gli scienziati stanno raccogliendo dati preziosi lungo le coste europee, contribuendo così a una migliore comprensione degli ecosistemi marini e fornendo informazioni utili per affrontare le sfide ambientali. Questo progetto dimostra l’importanza di investire in ricerca scientifica e di promuovere la collaborazione tra paesi e istituzioni per proteggere il nostro pianeta.

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