Trump e Putin: gli elementi di instabilità nell’Unione Europea

Un recente rapporto condotto da Aibe-Censis in collaborazione con l’Associazione italiana banche estere ha evidenziato come la potenziale elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti e una possibile vittoria della Russia in Ucraina siano i principali fattori di instabilità nell’Unione Europea. Secondo il rapporto, solo il 29,8% dei partecipanti intervistati è ottimista riguardo alle elezioni e considera la possibilità di un cambiamento positivo per l’Europa. Questi dati mettono in luce le preoccupazioni della comunità internazionale riguardo al prossimo mandato di legislatura europeo e delineano le priorità che dovranno essere affrontate.

Riguardo all’Italia, il presidente dell’Aibe, Guido Rosa, ha sottolineato le preoccupazioni espresse nel rapporto riguardo all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La tempistica e la capacità di generare un impatto significativo sull’economia e sulla società nel lungo termine sono aspetti che destano preoccupazione. Questo è strettamente legato al tema delle riforme promesse ma mai attuate nella Pubblica Amministrazione italiana.

Inoltre, il ritorno del patto di Stabilità e Crescita è un altro fattore di preoccupazione per il 33,3% degli intervistati. Tuttavia, la maggiore preoccupazione riguarda l’atteggiamento dei rappresentanti italiani verso le nuove regole approvate dal Parlamento europeo. Questo solleva interrogativi sulla percezione da parte della politica italiana della gravità del livello di debito pubblico.

Il rapporto ha anche evidenziato le opinioni dei partecipanti riguardo alle politiche di condivisione del debito pubblico a livello dell’Unione Europea. Il 35,1% del panel è favorevole a questo tipo di politiche, mentre il 53,6% ritiene che l’emissione di debito pubblico europeo sia la strategia preferenziale per finanziare la doppia transizione ecologica e digitale, così come le spese per la difesa.

Tuttavia, il 42,1% dei partecipanti non considera le elezioni europee come un elemento di discontinuità rispetto al passato. Questo avviene in un contesto in cui l’Europa si trova indebolita e marginalizzata rispetto a Stati Uniti, Cina e Brics a causa dei condizionamenti geopolitici, come le guerre e la crisi energetica, nonché dell’accesa competizione tecnologica. Inoltre, le pressioni interne e l’ascesa di schieramenti antieuropeisti potrebbero ostacolare le riforme e gli investimenti strategici.

Questo rapporto mette in evidenza la necessità per l’Unione Europea di affrontare con determinazione i fattori di instabilità che minacciano la sua integrità e la sua capacità di svolgere un ruolo rilevante sulla scena internazionale. Sia l’elezione di Trump che una potenziale vittoria della Russia in Ucraina richiedono una risposta rapida ed efficace da parte dei leader europei. È fondamentale che l’Europa si faccia sentire e prenda posizione per proteggere i suoi interessi e la sua stabilità. Solo così potrà affrontare le sfide geopolitiche e promuovere le riforme necessarie per il suo futuro.

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