La Reggia di Carditello, situata a San Tammaro vicino a Caserta, è tornata a splendere dopo anni di degrado e abbandono. Undici sale, che un tempo erano in uno stato di totale degrado, sono state restaurate e inaugurate in presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. L’appartamento reale, composto dalle undici sale, insieme al tempietto dorico al centro del galoppatoio, è ora un’opera d’arte ripristinata.

Durante l’inaugurazione, Sangiuliano ha affermato che la Reggia di Carditello merita un grande progetto di rilancio simile a quello di Pompei. Ha anche sottolineato l’importanza di diffondere la cultura su tutto il territorio, non solo nelle grandi città, poiché la cultura è uno degli indicatori della qualità della vita dei cittadini.

Il presidente della Fondazione Real Sito di Carditello, Maurizio Maddaloni, ha criticato la Regione Campania per la presenza di quattro discariche nelle vicinanze della Reggia. Ha sottolineato che se la Regione intervenisse per risolvere questo problema, sarebbe un passo nella giusta direzione. Maddaloni ha elogiato il ministro Sangiuliano per il suo impegno nel rilanciare la Reggia e ha espresso la speranza che diventi la Venaria Reale del Sud.

I restauri sono stati realizzati dal segretariato generale regionale campano del ministero, che ha consegnato le sale reali alla Fondazione dopo anni di lavoro. Tuttavia, Maddaloni ha sottolineato che l’appartamento reale ha ancora bisogno di essere completato con fondi già destinati dal ministro. Inoltre, il sito richiede un ampio lavoro di restauro e il reperimento di nuove risorse per il suo rilancio definitivo.

La Fondazione ha anche collaborato con Poste Italiane per creare un annullo filatelico celebrativo della giornata. La Reggia di Carditello, costruita intorno al 1787 sotto Ferdinando IV di Borbone, è stata originariamente utilizzata per la caccia, l’allevamento e la selezione di cavalli di razza reale, oltre alla produzione agricola e casearia. Il Galoppatoio, con le sue fontane monumentali e il tempietto circolare, rappresenta ancora oggi il più grande ippodromo al mondo all’interno di una residenza reale.

Il restauro della Reggia di Carditello è un importante risultato che testimonia l’impegno del governo nel preservare e valorizzare il patrimonio culturale italiano. È un passo avanti verso il rilancio di questo sito storico e un’opportunità per i visitatori di ammirare l’arte e l’architettura del passato. Speriamo che questo sia solo l’inizio di un progetto più ampio per riportare la Reggia di Carditello alla sua antica gloria e renderla una destinazione turistica di prim’ordine nel Sud Italia.

Share.