Il ruolo dell’attenzione nei bambini autistici: scoperte sorprendenti

Una recente ricerca italiana ha portato alla luce nuove informazioni sul ruolo dell’attenzione nei bambini autistici, aprendo la strada a nuove possibilità di diagnosi e intervento precoce. Lo studio, condotto da un team di ricercatori delle università di Padova, Milano, Lecco, Bergamo e Trento, si è concentrato sul fenomeno del “disancoraggio”, ovvero la capacità di spostare l’attenzione da un evento per esplorare ciò che accade intorno.

I ricercatori hanno analizzato un campione di bambini di otto mesi, sia con sviluppo tipico che con autismo, al fine di valutare la presenza di rallentamenti nel meccanismo di disancoraggio dell’attenzione. I risultati hanno rivelato una forte relazione tra una lieve disfunzione di questo meccanismo automatico, controllato dal circuito fronto-parietale dell’emisfero destro, e il successivo sviluppo socio-comunicativo dei bambini. Inoltre, è emerso che anche i genitori dei bambini con problemi nel disancoraggio presentavano comportamenti che riflettevano difficoltà nel modulare l’attenzione in contesti sociali e di comunicazione.

Secondo Andrea Facoetti, responsabile della ricerca e professore presso il dipartimento di Psicologia generale dell’Università di Padova, questa scoperta ha importanti implicazioni nel campo della prevenzione e della diagnosi precoce dei disturbi dell’interazione sociale e della comunicazione, inclusi i disturbi dello spettro autistico. Attraverso specifici programmi di abilitazione dell’attenzione, potrebbe essere possibile sviluppare una campagna di prevenzione fin dalla prima infanzia, individuando già a otto mesi i bambini a rischio.

Questa scoperta è particolarmente significativa considerando che l’incidenza dei disturbi dello spettro autistico sembra essere in continua crescita. La possibilità di identificare precocemente i bambini a rischio potrebbe consentire un intervento tempestivo e mirato, favorendo un migliore sviluppo socio-comunicativo nei primi anni di vita.

Tuttavia, è importante sottolineare che questa ricerca rappresenta solo uno dei numerosi studi condotti per comprendere le cause e i meccanismi dell’autismo. Molti altri fattori possono contribuire allo sviluppo di questo disturbo complesso, e ulteriori ricerche sono necessarie per ottenere una visione più completa.

Nonostante ciò, queste nuove scoperte offrono una speranza per i genitori e i professionisti che lavorano con bambini autistici. La possibilità di intervenire precocemente potrebbe migliorare significativamente le prospettive di sviluppo e di interazione sociale dei bambini affetti da questo disturbo. Sono necessari ulteriori studi per comprendere appieno il ruolo dell’attenzione nei bambini autistici, ma questa ricerca rappresenta un importante passo avanti nella comprensione di questo complesso disturbo.

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