Titolo: Isabella Ducrot: la forza creativa dell’arte contemporanea
La scena artistica di Tefaf, la rinomata fiera dell’arte europea, si arricchisce con la presenza di numerose donne talentuose. Tra queste, spicca l’italiana Isabella Ducrot, una figura di grande rilievo nel mondo dell’arte contemporanea. La sua presenza nello stand della galleria tedesca Gisela Capitain è un vero e proprio trionfo per l’artista napoletana.
Nata nel 1931, Ducrot ha raggiunto il successo grazie all’imponente “Abito Silver” del 1921, realizzato con pastelli e carta d’argento su carta speciale cinese. Quest’opera ha attirato l’attenzione della galleria tedesca, che l’ha portata alla ribalta dieci anni fa. Da allora, la carriera artistica di Ducrot non ha conosciuto soste: nonostante i suoi 94 anni, continua ad essere attiva e a utilizzare tessuti e carta come medium artistico.
La ripetizione è uno dei temi centrali delle opere di Ducrot. Secondo la galleria, la ripetizione rappresenta il ritmo della vita e il battito cardiaco. Non a caso, gli elementi ripetitivi sono spesso associati alla musica. L’uso sapiente di tessuti e carta permette a Ducrot di creare opere che catturano l’immaginazione dello spettatore.
La sua fama ha raggiunto livelli internazionali, tanto che Maria Grazia Chiuri di Dior l’ha scelta lo scorso gennaio per curare l’installazione “Big Aura” al Musee Rodin di Parigi. Questa installazione è stata il teatro della sfilata Haute Couture della maison per la primavera/estate 2024. Ducrot ha decorato le pareti della sala con 23 imponenti abiti, alti circa cinque metri, applicati su una griglia disegnata da righe nere irregolari che richiamano la trama e l’ordito dei tessuti. Questa scelta è un omaggio agli abiti dei sultani che Isabella ha ammirato durante uno dei suoi viaggi a Istanbul con il marito, Vittorio Ducrot, il fondatore dei Viaggi dell’Elefante.
Oltre a Ducrot, altre donne talentuose sono rappresentate a Tefaf. Emma Reyes, recentemente presentata alla Biennale di Venezia, espone le sue opere nello stand della galleria Leon Tovar. Salon 94 ha presentato Rebecca Salsbury James, un’artista autodidatta e grande amica di Georgia O’Keeffe. Infine, il gallerista londinese Offer Waterman ha messo in luce tre ceramiste britanniche, tra cui Lucie Rie, che nel 1938 fuggì a Londra dal nazismo portando con sé una valigia di vasi accuratamente imballati.
L’arte contemporanea è arricchita da queste figure femminili di grande talento. La loro presenza a Tefaf dimostra che le donne stanno conquistando sempre più spazio nel panorama artistico internazionale. Sono esempi di forza, creatività e determinazione, che ispirano e lasciano un segno indelebile nel mondo dell’arte.