Il Festival delle Nazioni di Città di Castello, giunto alla sua 57/a edizione, ha deciso di celebrare il Portogallo con un omaggio musicale. Questa è la prima volta che il festival dedica una sezione intera a un paese latino e dopo Spagna e Italia, la scelta è caduta sul Portogallo. L’idea di dedicare una sezione del festival ai Paesi latini è nata tre anni fa, con l’obiettivo di esplorare il rapporto culturale tra Stati colonizzatori e colonizzati.

Il motivo di questa scelta è anche un “doveroso omaggio” ai cinquant’anni della Rivoluzione dei Garofani, avvenuta il 25 aprile del 1975. Il Portogallo è stato l’impero coloniale d’oltremare più longevo e tra i più vasti della storia, e questa condizione ha avuto un impatto significativo sulla musica portoghese. Essa ha unito le radici europee con le influenze culturali intercontinentali derivanti dai territori “scoperti” e dalla successiva colonizzazione.

La presentazione dell’edizione 2024 del Festival delle Nazioni si è svolta a Perugia, nel Salone d’Onore di palazzo Donini. Sia il presidente del festival, Leonardo Salcerini, che il direttore artistico, Aldo Sisillo, hanno illustrato il programma della manifestazione. L’obiettivo del festival è quello di offrire al pubblico un percorso che attraversa non solo latitudini e longitudini geografiche, ma anche i grandi periodi della storia della musica, della cultura e della storia sociale del Portogallo.

Il paesaggio musicale portoghese che verrà presentato al festival copre quattro secoli, dal Barocco ai giorni nostri. Durante il festival, si esibiranno artisti di chiara fama, formazioni prestigiose e saranno presentati programmi originali e variegati. Molti di questi spettacoli saranno presentati per la prima volta in Italia o saranno nuove produzioni del Festival stesso.

Il Festival delle Nazioni di Città di Castello si conferma quindi come una vetrina per la musica e la cultura internazionale, offrendo al pubblico italiano l’opportunità di scoprire nuovi artisti e nuove produzioni provenienti da tutto il mondo. In questa edizione, il festival rende omaggio al Portogallo, esplorando le radici musicali del paese e le interazioni culturali che hanno caratterizzato la sua storia. Sarà un’occasione imperdibile per immergersi nella ricchezza e nella diversità della musica portoghese e per apprezzare le connessioni che si creano tra territori e culture diverse.

Share.