Il governo brasiliano ha destituito il presidente di Petrobras, Jean Paul Prates, durante il mandato del leader Luiz Inacio Lula da Silva. Questo licenziamento è avvenuto a seguito di una disputa tra la società petrolifera e il governo riguardo al pagamento dei dividendi.
Secondo un portavoce presidenziale, Prates è stato licenziato dal suo incarico. Dall’altra parte, Petrobras ha riferito che Prates ha richiesto una riunione del consiglio di amministrazione per discutere della scadenza anticipata del suo mandato in modo negoziato e per presentare le sue dimissioni.
La decisione di licenziare Prates è arrivata dopo che gli azionisti di Petrobras hanno approvato il pagamento di 22 miliardi di reais (circa 4 miliardi di euro) di dividendi straordinari per l’esercizio 2023. Durante questo periodo, il gruppo ha registrato il secondo utile netto più grande della sua storia. Inoltre, è stato deciso di collocare ulteriori 22 miliardi in un fondo dedicato al pagamento dei dividendi futuri.
Inizialmente, il consiglio di amministrazione di Petrobras, controllato dallo Stato brasiliano, aveva deciso di non pagare alcun dividendo. Questa decisione, annunciata il 7 marzo, ha causato un crollo del prezzo delle azioni Petrobras in borsa ed è stata considerata dagli analisti come un’ingerenza del governo negli affari della società. Tale possibilità preoccupa i mercati fin dall’insediamento del presidente di sinistra Lula all’inizio del 2023. Lula ha spesso accusato i dirigenti di Petrobras di privilegiare gli azionisti a discapito dei consumatori.
Petrobras è controllata per poco più della metà dallo Stato brasiliano, mentre il resto del capitale appartiene ad azionisti privati. Jean Paul Prates, ex senatore del Partito dei lavoratori di Lula, è stato nominato presidente di Petrobras nel gennaio 2023, subito dopo l’insediamento del presidente. La sua vicinanza a Lula era nota. Durante il mandato quadriennale del presidente di estrema destra Jair Bolsonaro (2019-2022), Petrobras ha già vissuto momenti di turbolenza. Quattro presidenti si sono succeduti alla guida dell’azienda a causa di forti disaccordi sulla politica dei prezzi di Petrobras. In 68 anni di esistenza, l’azienda ha avuto ben 39 presidenti, con una durata media inferiore ai due anni.
Lula ha messo fine al processo di privatizzazione avviato dal governo Bolsonaro. Al momento, il governo brasiliano non ha ancora annunciato il nome del sostituto di Prates. Secondo i media brasiliani, Magda Chambriard, ex capo dell’Agenzia nazionale del petrolio, potrebbe essere una possibile candidata a questa posizione. L’Agenzia nazionale del petrolio è l’organizzazione responsabile della regolamentazione dell’industria petrolifera brasiliana.
Questa destituzione del presidente di Petrobras durante il mandato di Lula ha sollevato diverse domande e preoccupazioni riguardo all’ingerenza del governo negli affari di una delle più grandi società petrolifere del mondo. Tuttavia, al momento non è ancora chiaro quali saranno i prossimi sviluppi e come questa decisione influenzerà il futuro di Petrobras e del settore petrolifero brasiliano nel suo complesso.