Le donne ‘potenti’ dominano il red carpet a Cannes

Il Festival di Cannes è iniziato con una carica di femminismo e potere, grazie alla presenza di alcune delle donne più influenti del cinema. Tra loro, spicca Judith Godreche, voce del movimento #MeToo francese, che ha presentato il suo attesissimo cortometraggio intitolato “Me Too”. Il film, della durata di soli 17 minuti, ha l’obiettivo di denunciare la violenza sessuale e dare voce a mille vittime. Godreche ha dichiarato che il cinema ha una funzione simbolica quasi divina e che le persone anonime presenti nel suo corto saranno gli attori principali di un film che andrà a Cannes.

Ma non è solo Godreche a far parlare di sé. La leggenda di Hollywood Meryl Streep, 74 anni, ha ricevuto la Palma d’Oro alla carriera durante la cerimonia di apertura del festival. Questo prestigioso premio è stato assegnato a Streep come riconoscimento per aver cambiato il modo in cui vediamo le donne e per aver dato loro una nuova immagine di sé stesse. Juliette Binoche, commossa, ha ringraziato l’attrice per aver fatto la differenza nell’industria cinematografica.

Anche Anya Taylor-Joy, 28 anni, ha lasciato il segno sul red carpet di Cannes. L’attrice interpreta il ruolo principale nel nuovo capitolo della saga di “Mad Max” intitolato “Furiosa”. Il film, che è stato presentato fuori concorso in prima mondiale, racconta la giovinezza del personaggio interpretato in passato da Charlize Theron. Taylor-Joy, una guerriera che fa mangiare la polvere agli uomini sul grande schermo, ha dimostrato ancora una volta il suo talento e la sua presenza magnetica.

Nonostante la presenza di queste donne potenti, il Festival di Cannes ha ancora molto da fare per promuovere l’uguaglianza di genere nel cinema. Quest’anno, infatti, ci sono solo quattro registe donne su 22 film in concorso. Greta Gerwig, presidente della giuria e prima regista a superare il miliardo di dollari di fatturato con il film “Barbie”, ha sottolineato che sempre più donne hanno il coraggio di dire come stanno le cose nell’industria cinematografica, ma che ci sono ancora molti cambiamenti da fare.

Nonostante le sfide che ancora devono affrontare, queste donne “potenti” hanno dimostrato di essere delle vere icone del cinema. La loro presenza a Cannes non solo ha dato risalto al movimento #MeToo, ma ha anche mostrato al mondo intero la forza e la determinazione delle donne nel settore cinematografico. Speriamo che questi esempi ispirino altre donne a seguire i loro sogni e a lottare per un futuro più equo e inclusivo nell’industria del cinema.

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