Il progetto della tessera sanitaria a punti sui corretti stili di vita presentato dall’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, sta suscitando interesse e dibattito nella società italiana. Secondo Bertolaso, il progetto non è stato compreso a pieno, ma egli promette che entro l’estate verrà presentato un progetto più concreto e preciso che verrà condiviso con tutte le istituzioni.

Durante una riunione con esperti della Bocconi e del Politecnico di Milano, Bertolaso ha sottolineato che il progetto non riguarda “giocattoli” o situazioni poco competenti, ma si tratta di un’iniziativa seria e importante. Il suo obiettivo è quello di promuovere uno stile di vita sano e prevenire malattie attraverso l’adozione di comportamenti responsabili.

Nonostante le critiche ricevute, Bertolaso sostiene che chi ha la responsabilità del governo deve avere il coraggio di adottare iniziative che potrebbero non essere comprese inizialmente, ma che col tempo verranno apprezzate da tutti. Egli invita a non essere miopi e a guardare oltre la punta delle proprie scarpe.

Secondo Bertolaso, la prevenzione è un problema che riguarda tutta la società italiana. Egli sottolinea l’importanza di garantire una consapevolezza sulla prevenzione, poiché solo attraverso una prevenzione seria si può avere una possibilità di vita più lunga e più sana. Vivere fino a 100 anni non ha senso se gli ultimi 30 anni vengono trascorsi in un letto d’ospedale o in una struttura per anziani. Pertanto, l’impegno di tutti deve essere quello di garantire una vita il più possibile lunga e sana.

Il progetto della tessera sanitaria a punti sui corretti stili di vita potrebbe quindi rappresentare un passo importante verso una società più consapevole e responsabile. Sarà interessante vedere come si svilupperà il progetto e come verrà accolto dalle istituzioni e dalla popolazione italiana.

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