Il welfare aziendale: un passo avanti verso la parità di genere il 8 marzo
Il 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, si è parlato molto di parità di genere e delle iniziative che vengono messe in atto per promuoverla. Una dimostrazione concreta di come sia possibile raggiungere questo obiettivo arriva da Coop Alleanza 3.0, che ha implementato un sistema di welfare aziendale che offre numerosi vantaggi ai suoi dipendenti.
La Cooperativa, che conta ben 16mila dipendenti, ha reso disponibili nel 2023 un totale di 2160 ore di assistenza gratuita agli anziani, 3200 ore di sostegno educativo a figli con disturbi dell’apprendimento e 2300 ore di aiuto ai compiti. Questo ha permesso ai dipendenti di conciliare il lavoro con la famiglia, senza dover fare alcuna scelta difficile. Inoltre, i neo papà hanno diritto a ben 16 giorni di assistenza obbligatoria, sei in più di quanto previsto dalla legge, e sono state offerte quasi mille ore di supporto psicologico.
È interessante notare che molte di queste misure sono state proposte direttamente dai dipendenti attraverso un’indagine sul possibile sviluppo del welfare aziendale. I risultati di un’altra indagine hanno confermato che queste iniziative sono state molto apprezzate, ottenendo un tasso di gradimento del 90%. Gli strumenti utilizzati per fornire assistenza e supporto includono whatsapp (con ben 44 mila messaggi inviati in un anno), la newsletter, l’intranet aziendale e il portale “Più per te”, che ha ricevuto ben 18 mila richieste.
Ma le agevolazioni offerte da Coop Alleanza 3.0 non si fermano qui. Il welfare aziendale comprende anche fino a sei mesi di aspettativa non retribuita per le famiglie con un solo genitore e fino a 18 mesi di aspettativa per l’assistenza ai figli. Inoltre, viene offerto un rimborso di 170 euro a figlio per la frequenza dei centri estivi, oltre a 200 borse di studio per studenti delle scuole superiori e 100 per l’università.
Oltre ad essere un sostegno per i dipendenti e le loro famiglie, il welfare aziendale di Coop Alleanza 3.0 è anche un incentivo alla sostenibilità. Da otto anni, infatti, l’azienda rimborsa 0,30 centesimi a chilometro a coloro che vanno al lavoro in bicicletta. Solo quest’anno sono stati percorsi ben 170 mila chilometri in bicicletta, ai quali si aggiungono 1580 rimborsi di abbonamento per i mezzi pubblici (anche per i figli). Inoltre, grazie all’implementazione del lavoro da remoto, noto come smart working, sono stati “risparmiati” 7,2 milioni di chilometri percorsi in auto. Questo ha portato a un risparmio complessivo di 2,7 milioni di euro da parte dei dipendenti.
Ma i vantaggi del welfare aziendale di Coop Alleanza 3.0 non si fermano qui. I dipendenti hanno anche la possibilità di donare le proprie ferie ai colleghi in difficoltà attraverso il sistema delle ferie solidali. Ad esempio, molte ferie sono state donate ai colleghi colpiti dall’alluvione in Romagna e nelle Marche. Questo dimostra che l’impegno sociale dell’azienda va oltre i suoi dipendenti e si estende alla comunità.
In conclusione, il caso di Coop Alleanza 3.0 rappresenta un esempio tangibile di come il welfare aziendale possa contribuire alla parità di genere e alla conciliazione tra lavoro e famiglia. Grazie alle numerose iniziative messe in atto, i dipendenti hanno la possibilità di usufruire di assistenza e supporto in diversi ambiti, migliorando la loro qualità di vita e permettendo loro di dedicarsi sia al lavoro che alla famiglia. Questo modello dovrebbe essere preso come esempio da altre aziende, al fine di promuovere una maggiore equità di genere e un ambiente di lavoro più inclusivo.