Franco Basaglia, un nome che rimarrà per sempre nella storia della salute mentale italiana. In occasione del centenario della sua nascita, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emesso un francobollo commemorativo del valore di 1,25 euro. Questo omaggio speciale a Basaglia, il pioniere della riforma psichiatrica italiana, è stato realizzato in duecenticinquantamilaventi esemplari con un bozzetto curato da Emanuela L’Abate.
La vignetta raffigura un ritratto di Franco Basaglia, autorevole psichiatra e neurologo italiano del XX secolo. Nato a Venezia l’11 marzo 1924, Basaglia ha segnato una svolta epocale nella storia della salute mentale in Italia. La sua carriera è stata caratterizzata da un radicale lavoro di trasformazione istituzionale, partendo dalle terribili condizioni in cui versavano gli internati negli ospedali psichiatrici.
Nel 1961, Basaglia diventa direttore dell’ospedale psichiatrico di Gorizia, dove si trasferisce con la sua famiglia. Qui inizia la sua lotta per dare centralità ai bisogni degli internati e migliorare le loro condizioni di vita. Dopo una breve esperienza a Parma, all’ospedale psichiatrico di Colorno, Basaglia diventa direttore dell’ospedale psichiatrico di Trieste nel 1971.
È a Trieste che Basaglia mette in pratica la sua visione rivoluzionaria: l’alternativa concreta al manicomio. Qui vengono introdotti i servizi di salute mentale nel territorio, permettendo agli individui di essere curati e seguiti nel loro ambiente di vita. Tali servizi si rivelano così efficaci che nel 1973 l’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce Trieste come “zona pilota” per la salute mentale.
Il suo lavoro e la sua lotta trovano finalmente riconoscimento nel 1978, quando viene approvata la legge 180, nota come Legge Basaglia. Questa legge segna una svolta nella storia della psichiatria italiana, abolendo il concetto stesso di manicomio e promuovendo la chiusura progressiva degli ospedali psichiatrici. Basaglia ha dimostrato che la cura e l’assistenza ai pazienti con problemi di salute mentale possono essere fornite in modo umano e rispettoso anche al di fuori delle mura delle istituzioni.
Dopo il successo ottenuto con la legge 180, Basaglia si trasferisce a Roma nel 1979 per coordinare i servizi psichiatrici della Regione Lazio. Purtroppo, nella primavera del 1980, Basaglia si ammala e muore il 29 agosto nella sua casa di Venezia. Nonostante la sua prematura scomparsa, il suo lavoro e la sua visione continuano ad ispirare e influenzare i sistemi di salute mentale in tutto il mondo.
Nel 2001, l’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce ufficialmente l’esperienza basagliana come un modello fondamentale per l’evoluzione dei sistemi di salute mentale a livello globale. Basaglia ha dimostrato che è possibile trattare le persone con problemi di salute mentale in modo umano, rispettoso e inclusivo, garantendo loro la dignità e il diritto di vivere una vita piena.
Il francobollo commemorativo dedicato a Franco Basaglia è un omaggio doveroso a un uomo che ha dedicato la sua vita alla lotta per i diritti delle persone con problemi di salute mentale. Questo piccolo pezzo di storia postale ci ricorda l’importanza di continuare sulla strada tracciata da Basaglia, promuovendo la consapevolezza e la sensibilizzazione verso i problemi di salute mentale e lavorando per una società più inclusiva e solidale.