La Borsa di Milano ha chiuso la prima seduta con un lieve calo, registrando un calo dello 0,27% a 33.315 punti. Nonostante la debolezza generale, gli occhi dei mercati sono puntati sul prossimo dato dell’inflazione negli Stati Uniti.

Una delle aziende sotto la lente d’ingrandimento è Tim, che nonostante l’integrazione al comunicato sul nuovo piano industriale, ha lasciato sul terreno il 4,6%. Questo calo potrebbe rappresentare un segnale di perdita di slancio per l’azienda.

Dall’altro lato, tra i bancari, Bper ha guadagnato il 2,13%, dimostrando una performance positiva. Unicredit, invece, ha mostrato una crescita più cauta con un aumento dell’0,8%.

Tra gli altri titoli, Moncler ha registrato un aumento del 1,76%, mentre Iveco ha guadagnato l’1,14%. Anche Enel ha segnato un aumento dello 0,42%. Il gruppo ha ceduto parte della distribuzione in Lombardia ad A2a, che ha registrato una perdita del 3,6% alla vigilia dei conti e del piano.

Fuori dal paniere principale, la Juventus ha registrato una crescita del 3,6% con l’avvio dell’aumento da 200 milioni di euro.

In conclusione, la Borsa di Milano ha archiviato questa prima seduta con una leggera debolezza. Mentre Tim continua a perdere slancio, altre aziende come Bper hanno dimostrato una performance positiva. Gli investitori sono ora in attesa del prossimo dato dell’inflazione negli Stati Uniti, che potrebbe influenzare ulteriormente i mercati.

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