La Corte d’Assise d’appello di Bologna ha deciso di ordinare un’analisi approfondita del video girato da Harald Polzer nella stazione di Bologna il 2 agosto 1980. Questo video è diventato una prova chiave nel caso della Strage di Bologna, in cui Paolo Bellini è imputato di concorso.

I difensori di Bellini hanno richiesto l’esame del video per cercare di dimostrare che le immagini in cui si vede un uomo sconosciuto con i baffi, identificato come Bellini, sono state girate da terra verso l’alto e non a bordo del treno, come sostenuto dalla Procura generale e dalle parti civili. Inoltre, la Corte vuole stabilire se le riprese sono state fatte poco dopo l’esplosione o in un orario successivo, tra le 12 e le 15 o tra le 13 e le 15, come afferma la difesa di Bellini. Questo sarebbe confermato dall’orologio di una signora anonima che appare nel video.

L’importanza di queste informazioni è fondamentale per il processo, in quanto potrebbero influenzare la posizione di Bellini nell’accusa della strage. I periti incaricati dalla Corte avranno venti giorni per analizzare il video e presentare i risultati il 10 aprile durante l’udienza.

Durante il processo, Bellini ha fatto diverse dichiarazioni spontanee che hanno suscitato l’attenzione dei presenti. Ha affermato che il Mossad era presente a Bologna il 2 agosto e ha citato il nome di Kram, un noto esplosivista. Ha anche menzionato Ugo Sisti, l’ex procuratore capo di Bologna, sostenendo che aveva assegnato “compiti precisi” a lui e al fratello Guido. Bellini ha dichiarato che lui doveva fotografare individui con caratteristiche fisiche specifiche per individuare eventuali terroristi, mentre suo fratello avrebbe dovuto stabilire rapporti con i palestinesi per ricucire il lodo Moro. Tuttavia, Bellini ha sottolineato che non può affermare che i palestinesi abbiano effettuato la strage di Bologna, ma ha dichiarato di aver fatto tutto il possibile per ricostruire gli eventi legati al rapimento di Aldo Moro.

Le dichiarazioni di Bellini hanno suscitato ulteriori domande e interrogativi sulla complessità del caso. La sua esposizione è risultata spesso poco organizzata e confusa, ma ha dato un’idea della complessità delle indagini e delle possibili connessioni tra vari individui coinvolti nel caso.

L’analisi del video richiesta dalla Corte potrebbe essere determinante per chiarire alcuni punti chiave del processo. La posizione in cui sono state girate le riprese e l’orario in cui sono state fatte potrebbero fornire importanti indizi sull’identità dell’uomo con i baffi e sul suo coinvolgimento nella strage. Tuttavia, bisogna ancora attendere i risultati dell’analisi per trarre conclusioni definitive.

Il processo per la Strage di Bologna è uno dei casi più discussi e controversi nella storia giudiziaria italiana. La ricerca della verità e della giustizia richiede un’analisi attenta e approfondita di ogni elemento di prova disponibile. L’analisi del video di Polzer potrebbe essere un passo importante verso la risoluzione di questo caso complesso e doloroso.

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