Uno studio scientifico condotto dall’Università di Trieste ha confermato l’efficacia dei vaccini anti Covid nella protezione dalle infezioni sintomatiche. Lo studio è stato condotto su un campione di 2.314 dipendenti del Comune di Trieste e ha evidenziato l’importanza delle dosi di richiamo continue per mantenere nel tempo l’immunità umorale, così come l’importanza delle formulazioni vaccinali aggiornate. Questi risultati sono stati pubblicati sulla rivista Vaccines.

I dati raccolti fino al 31 gennaio 2023 mostrano che il 55% del campione aveva ricevuto almeno tre dosi di vaccino, mentre il 19,7% era rimasto non vaccinato. Durante il periodo preso in esame, il 62,4% dei dipendenti è risultato positivo al virus almeno una volta, mentre l’18,1% è stato infettato almeno due volte. Solo 20 lavoratori sono stati ricoverati in ospedale per malattie gravi e soltanto un lavoratore, precedentemente immunizzato con una tripla dose, è deceduto.

È interessante notare che la maggior parte delle infezioni primarie e tutte le reinfezioni sono avvenute durante l’ondata Omicron. Durante lo studio, si è riscontrato che il rischio di infezione primaria aumentava nei dipendenti tra i 40 e i 49 anni, nelle donne e nelle prime ondate pandemice, soprattutto nelle categorie lavorative essenziali. Tuttavia, si è anche osservato che il rischio di infezione primaria era significativamente inferiore nei vaccinati con tre o quattro dosi di vaccino, con un’efficacia vaccinale rispettivamente del 58% e del 70%.

L’effetto protettivo della vaccinazione contro le infezioni primarie si è confermato anche nelle varie ondate pandemiche. Durante l’ondata Alpha, l’efficacia vaccinale è stata del 75% con una dose e del 99% con due dosi, riducendosi leggermente a 59% e 70% durante l’ondata Delta.

Nell’ondata Omicron, il rischio di infezioni primarie è diminuito significativamente con tre o quattro dosi di vaccino, con un’efficacia vaccinale rispettivamente del 58% e del 91%. Inoltre, si è osservato che il rischio di reinfezione è diminuito con una, due, tre o quattro dosi di vaccino, con un’efficacia vaccinale rispettivamente del 53%, 58%, 68% e 86% contro le reinfezioni. Non sono state riscontrate differenze significative di efficacia tra la terza dose eterologa e l’omologa.

Questo studio scientifico fornisce ulteriori evidenze sull’importanza dei vaccini anti Covid nella protezione dalle infezioni sintomatiche. Mostra anche l’importanza delle dosi di richiamo e delle formulazioni vaccinali aggiornate per mantenere nel tempo l’immunità umorale. Questi risultati sono incoraggianti e rafforzano ulteriormente la necessità di continuare a promuovere la vaccinazione di massa contro il Covid-19.

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