Lo spaccio di droga è una piaga che affligge molte città italiane, e Bologna non fa eccezione. Di recente, una rete di spacciatori è stata smantellata dalla Polizia di Bologna, che ha eseguito ben 44 misure cautelari contro i membri di questo sodalizio criminale.

La maggior parte dei membri di questa organizzazione erano tunisini, che vendevano quotidianamente centinaia di dosi di cocaina ed eroina. In un caso particolare, un tunisino è stato costretto a spacciare per conto del gruppo a suon di botte. Tuttavia, non solo i tunisini erano coinvolti in quest’attività illecita: anche italiani, albanesi e pakistani erano destinatari delle misure cautelari, poiché avevano l’intenzione di acquistare ingenti quantità di droga per poi diffonderla nelle diverse piazze della città.

Le indagini hanno rivelato che sono state effettuate oltre 5000 cessioni di cocaina e 1500 cessioni di eroina da parte di questa rete di spacciatori. Per contrastare questa attività criminale, sono stati impiegati più di 400 agenti di polizia, tra cui investigatori delle squadre mobili, reparti specializzati e unità cinofile antidroga. L’operazione ha portato all’arresto di altre 36 persone colte in flagranza di reato.

Durante le indagini, sono stati sequestrati ingenti quantitativi di droga: 3 kg di cocaina, 1 kg di eroina e 6 kg di hashish, oltre a 1500 dosi di stupefacente e 30mila euro in contanti. Questo dimostra l’entità del traffico di droga gestito da questa organizzazione criminale.

Secondo le informazioni emerse dalle indagini, i vertici dell’organizzazione garantivano ai propri pusher uno stipendio mensile fisso di 2.500 euro, che veniva comunque pagato anche in caso di arresto. Questo era un modo per incentivare i membri a continuare a spacciare anche in condizioni di rischio. Inoltre, i pusher erano soliti nascondere la droga in bocca o addirittura sui binari della ferrovia, per evitare di essere scoperti dalla polizia.

Le basi logistiche utilizzate da questa rete di spacciatori sono state individuate dagli investigatori della Polizia di Stato. Qui la droga veniva preparata prima di essere immessa nelle piazze di Bologna, sia nel centro storico che in altre zone della città, come via Saffi, via Mascarella e via dello Scalo. Inoltre, le indagini hanno rivelato che alcuni indagati italiani avevano una vasta rete di approvvigionamento di cocaina grazie a dei loro conoscenti albanesi, mentre alcuni pakistani avevano dei canali di rifornimento per quanto riguarda l’eroina.

La scoperta di questa rete di spaccio di droga a Bologna è un importante passo avanti nella lotta al traffico di stupefacenti. Tuttavia, è necessario continuare a combattere questo fenomeno criminale per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini. La Polizia di Bologna merita applausi per l’operazione svolta e per aver messo fine alle attività di questa organizzazione criminale. Solo attraverso un lavoro di squadra tra forze dell’ordine, magistratura e comunità civile si potrà contrastare efficacemente il fenomeno dello spaccio di droga.

Share.