Scampia, un quartiere noto per la sua storia complessa e spesso associato all’illegalità, ha ricevuto un omaggio molto speciale: un’opera d’arte che rende omaggio a uno dei momenti più iconici nella storia del calcio. L’installazione, chiamata “La mano de Dios”, è ispirata al celebre gol di mano segnato da Diego Armando Maradona durante la partita Argentina-Inghilterra ai quarti di finale del Mondiale del 1986 in Messico.

Realizzata interamente con filo metallico dall’artista Gerardo Rosato, l’opera è stata installata all’ingresso del centro sportivo “Arci Scampia”. Questo centro è frequentato da centinaia di ragazzi del quartiere e rappresenta uno spazio dove possono praticare sport e divertirsi in modo sano e costruttivo.

Ma c’è di più. I fondatori del centro, Antonio Piccolo e Carlo Sagliocco, sono stati recentemente nominati commendatori al merito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il loro impegno a favore dei minori. Questo riconoscimento è la testimonianza dell’importanza del lavoro che questi due uomini svolgono nel quartiere, offrendo opportunità ai giovani e cercando di migliorare le loro vite.

L’opera “La mano de Dios” si inserisce perfettamente in questo contesto. Essa rappresenta non solo un omaggio al talento di Maradona e al suo impatto sulla storia del calcio, ma anche un simbolo di speranza e resilienza per i giovani di Scampia. Proprio come Maradona, che è riuscito a superare le difficoltà della sua infanzia e a diventare uno dei migliori calciatori di tutti i tempi, i ragazzi di Scampia possono trovare ispirazione e motivazione per perseguire i loro sogni.

Questa installazione artistica è anche un messaggio potente per la comunità locale e per il resto del mondo. Essa dimostra che l’arte può essere uno strumento per il cambiamento sociale e che anche in contesti difficili come Scampia si possono trovare bellezza e speranza. Inoltre, l’opera invita a riflettere sul concetto di giustizia nel calcio e nella vita, mettendo in discussione l’etica sportiva e la moralità delle azioni dei giocatori.

“La mano de Dios” è diventata un punto di riferimento nel quartiere, un simbolo di orgoglio e di identità per la comunità di Scampia. Essa rappresenta la volontà di trasformare il quartiere, di superare gli stereotipi negativi e di creare un futuro migliore per i giovani.

L’opera d’arte ha attirato l’attenzione non solo dei residenti del quartiere, ma anche dei visitatori e degli appassionati d’arte provenienti da altre parti della città. Questo dimostra l’importanza dell’arte come strumento di connessione e di dialogo tra le persone, indipendentemente dallo sfondo o dalla provenienza.

In conclusione, “La mano de Dios” rappresenta un esempio di come l’arte possa influenzare positivamente una comunità e promuovere la crescita personale e sociale. Questa installazione artistica non solo rende omaggio a un momento iconico nel mondo del calcio, ma incarna anche la speranza e la resilienza dei giovani di Scampia. È un simbolo di orgoglio e di identità per la comunità, dimostrando che anche in contesti difficili si possono trovare bellezza e speranza.

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