Andamento del mercato al dettaglio, inflazione stabile e rallentamento delle spese: le ultime notizie economiche a febbraio

Il mercato al dettaglio italiano ha registrato un aumento del 1% nelle vendite su base annua a gennaio 2024, secondo l’Istituto nazionale di statistica (Istat). Tuttavia, le vendite in volume sono diminuite del 2,1%. A livello congiunturale, c’è stato un leggero calo dello 0,1% in valore e dello 0,3% in volume. Le vendite dei beni alimentari sono rimaste stabili in valore ma hanno registrato una diminuzione dello 0,4% in volume. Le vendite dei beni non alimentari hanno subito una leggera flessione sia in valore (-0,1%) che in volume (-0,2%). Su base tendenziale, le vendite dei beni alimentari sono aumentate del 2,4% in valore ma sono diminuite del 2,8% in volume. Le vendite dei beni non alimentari sono diminuite sia in valore (-0,2%) che in volume (-1,6%).

Secondo l’Istat, la crescita tendenziale delle vendite al dettaglio a gennaio 2024 ha coinvolto tutte le forme distributive tranne le vendite al di fuori dei negozi. Nel trimestre novembre 2023 – gennaio 2024, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,3% in valore ma sono diminuite dello 0,1% in volume. Sia le vendite dei beni alimentari (+0,4% in valore e -0,3% in volume) che quelle dei beni non alimentari (+0,2% in valore e -0,1% in volume) hanno registrato variazioni di segno analogo.

Per quanto riguarda i beni non alimentari, ci sono state variazioni tendenziali eterogenee tra i diversi gruppi di prodotti. I prodotti di profumeria e cura della persona hanno registrato il maggior aumento (+5,8%), mentre gli elettrodomestici, le radio, le TV e i registratori hanno registrato la più consistente diminuzione (-4,9%). Rispetto a gennaio 2023, le vendite al dettaglio sono aumentate per la grande distribuzione (+1,4%), per le vendite delle imprese operanti su piccole superfici (+0,5%) e per il commercio elettronico (+1,0%), mentre sono diminuite per le vendite al di fuori dei negozi (-0,4%).

Passando all’inflazione, a febbraio è rimasta stabile su base annua, secondo l’Istat che conferma le stime preliminari. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua, come nel mese precedente. L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è scesa da +2,7% a +2,3%, mentre quella al netto dei soli beni energetici è scesa da +3,0% a +2,6%. L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,5% per l’indice generale e a +1,0% per la componente di fondo.

Il “carrello della spesa” ha rallentato su base tendenziale, passando da un aumento del 5,1% a febbraio a un aumento del 3,4%. Anche i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto hanno subito un rallentamento, passando da un aumento del 3,5% a gennaio a un aumento del 2,8%. Secondo l’Istat, la stabilizzazione del ritmo di crescita dei prezzi al consumo è principalmente dovuta alla diminuzione delle tensioni sui prezzi dei beni alimentari non lavorati e lavorati, che compensano l’indebolimento delle spinte deflazionistiche provenienti dal settore dei beni energetici.

In dettaglio, i prezzi degli alimentari non lavorati sono diminuiti (da +7,5% a +4,4%), così come quelli degli alimentari lavorati (da +4,5% a +3,4%). I prezzi degli altri beni sono aumentati meno (da +1,7% a +1,2%), così come i prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +4,2% a +3,8%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,3% a +3,2%) e dei servizi relativi all’abitazione (da +2,8% a +2,7%). D’altra parte, la flessione dei prezzi degli energetici non regolamentati si è attenuata (da -20,4% a -17,2%) e quelli dei tabacchi e dei servizi relativi alle comunicazioni sono aumentati (rispettivamente da +2,2% a +2,6% e da +0,2% a +0,8%). L’indice armonizzato dei prezzi al consumo ha registrato un aumento tendenziale dello 0,8%, in lieve diminuzione rispetto a gennaio (+0,9%). L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati ha registrato un aumento su base annua dello 0,7%.

In conclusione, il mercato al dettaglio italiano ha mostrato un aumento delle vendite su base annua a gennaio 2024, ma una diminuzione in volume. L’inflazione è rimasta stabile a febbraio, con un rallentamento dei prezzi dei beni alimentari e dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto. Queste informazioni sono importanti per comprendere l’andamento dell’economia italiana e le dinamiche dei consumatori.

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