La mancanza di ascolto nella nostra società: le parole di Muti
Nella serata di ieri, al Teatro Pergolesi di Jesi, il famoso direttore d’orchestra Riccardo Muti ha inaugurato le celebrazioni per i 250 anni dalla nascita di Gaspare Spontini. Durante il suo discorso, Muti ha espresso la sua preoccupazione per la mancanza di ascolto nella nostra società, definendoci “una civiltà di gente che vuol vedere, non sente più, sente male, per mancanza di conoscenza, per ignoranza”.
Il maestro ha sottolineato l’importanza della musica italiana nel panorama internazionale, ricordando come compositori italiani come Spontini, Mercadante, Cherubini e Salieri abbiano dominato le scene europee nel corso della storia. “I nostri compositori hanno fatto l’Europa, prima dei nostri politici ed economisti”, ha affermato Muti.
In particolare, il direttore d’orchestra ha elogiato la regione delle Marche per aver dato i natali a molti artisti di spicco, tra cui Giovan Battista Pergolesi e lo stesso Spontini. Ha inoltre apprezzato gli sforzi delle città di Jesi e Maiolati nel sottolineare l’importanza di questi due grandi compositori, ma ha espresso rammarico per il fatto che molte persone non conoscano la loro opera. “Questa è una vergogna per noi”, ha dichiarato Muti.
Secondo il maestro, la musica italiana non è semplicemente un insieme di note, ma rappresenta la storia di un paese ricco di nobili e grandi compositori. Ha citato l’esempio di Wagner, che si inginocchiò davanti a Spontini, e Bach, che ammirava Pergolesi. Muti ha invitato tutti a riflettere sul debito che abbiamo nei confronti del nostro passato e sulla necessità di diffondere la bellezza e l’arte della nostra storia musicale.
Infine, Muti ha sottolineato la sua preoccupazione per il fatto che molti giovani oggi non conoscano la musica italiana e che l’ascolto di questa sia diventato un privilegio per pochi. Ha invitato le istituzioni e coloro che detengono il potere a prestare maggiore attenzione alla musica e a valorizzare il nostro patrimonio culturale.
Le parole di Muti sono state accolte con applausi calorosi dal pubblico presente al concerto. La sua passione e la sua dedizione alla musica italiana sono evidenti e ci fanno riflettere sulla necessità di riscoprire e valorizzare il nostro patrimonio musicale. Speriamo che le sue parole non cadano nel vuoto e che la società torni ad ascoltare e apprezzare la musica italiana nella sua interezza.