La guerra è una realtà naturale che l’Occidente ha dimenticato. È questa l’affermazione del famoso scrittore e giornalista spagnolo Arturo Pérez-Reverte, che ha recentemente partecipato al 30º festival Dedica.
Secondo Pérez-Reverte, l’uomo è un animale pericoloso che risolve i suoi problemi con la violenza e la legge del più forte. L’Occidente ha perso di vista questa verità e ha cercato di emarginare la guerra dalla propria vita, ma quando guardiamo al passato ci rendiamo conto che la guerra è sempre stata presente, solo la tecnica è cambiata nel corso dei secoli.
L’autore fa riferimento all’attuale situazione in Ucraina, definendola come una realtà naturale. Mentre noi parliamo di guerra in termini civili, l’umanità non vive così. Il problema dell’Europa non è la guerra in Ucraina, ma il fatto di aver dimenticato che la guerra è una costante nella storia dell’umanità. La mancanza di memoria è il vero problema.
Pérez-Reverte sottolinea anche il ruolo della letteratura, affermando che non ha futuro ma la narrazione sì. L’essere umano avrà sempre bisogno di storie, come avviene sin dai tempi in cui ci riunivamo attorno al fuoco. Tuttavia, il libro come supporto per le storie è condannato a morte, secondo l’autore. Nonostante ciò, i grandi libri dell’umanità rimarranno sempre e i narratori troveranno nuovi supporti narrativi come film, videogiochi, serie tv e realtà virtuale.
In conclusione, Pérez-Reverte ci invita a ricordare che la guerra è una realtà naturale e che l’Occidente ha perso di vista questa verità. La mancanza di memoria è il vero problema e la letteratura troverà sempre nuovi modi per raccontare storie, anche se il libro come supporto sta gradualmente scomparendo. I grandi libri dell’umanità rimarranno, adattandosi ai nuovi supporti narrativi che la tecnologia ci offre.