Una notte in discoteca a Catania si è trasformata in un incubo per una giovane donna che è stata vittima di violenza sessuale da parte di due uomini. La terribile vicenda è avvenuta lo scorso 9 marzo e ha destato grande indignazione e preoccupazione nella comunità locale.

Tutto è cominciato quando un passante ha notato una donna in lacrime e in evidente stato di shock in via Vincenzo Giuffrida e ha subito allertato la polizia. Una volante è intervenuta immediatamente sul posto e ha trovato la vittima seduta sui gradini di un edificio. La donna, visibilmente scossa, ha raccontato agli agenti di essere stata vittima di violenza fisica e sessuale da parte di due uomini, fornendo anche delle descrizioni dettagliate.

Gli agenti hanno quindi richiesto rinforzi e hanno iniziato una lunga ricerca all’interno del complesso condominiale per individuare l’appartamento in cui si era verificato il crimine. Nonostante la vittima non ricordasse esattamente l’ubicazione, grazie alle informazioni fornite dai residenti e alla loro paziente indagine, sono riusciti a individuare l’abitazione in questione.

Senza ottenere risposta al campanello, i poliziotti hanno deciso di accedere al balcone dell’appartamento attraverso una porta di emergenza. All’interno hanno trovato un uomo che corrispondeva alla descrizione di uno dei due aggressori indicati dalla vittima. L’uomo è apparso nervoso e ha tentato di eludere le domande degli investigatori, affermando di essere lì insieme al suo datore di lavoro, che si trovava in un’altra stanza.

Nel frattempo, la vittima si trovava nell’androne del palazzo dove i sanitari del 118 le stavano prestando le prime cure. Appena è stata portata nell’appartamento, ha riconosciuto immediatamente il luogo in cui si era svolta la violenza, entrando in uno stato di agitazione.

Il secondo aggressore, un uomo di 35 anni, è stato trovato a dormire profondamente nel divano e si è dimostrato infastidito dalla presenza della polizia. Ha addirittura attivato una diretta su un social network, simulando di essere lui la vittima dell’aggressione e cercando aiuto. Nonostante gli inviti alla calma, l’uomo è andato in escandescenza, lanciando il suo telefono cellulare contro gli agenti e minacciando di attaccarli. È stato così necessario ammanettarlo per sedare la situazione.

All’interno dell’appartamento sono state rinvenute numerose bottiglie di alcolici e tracce di cocaina e crack. Questo ha portato alla conclusione che la serata in discoteca sia degenerata a causa dell’abuso di sostanze stupefacenti. La donna è stata costretta a fuggire in strada dopo aver subito tentativi di violenza sessuale e aggressioni fisiche. Uno dei due aggressori si è anche impossessato del denaro che la donna aveva con sé e ha distrutto il suo telefono per impedirle di chiedere aiuto.

La vittima è stata successivamente portata al Pronto Soccorso, dove sono stati effettuati gli accertamenti clinici. È stata dimessa con una prognosi di 15 giorni per le lesioni riportate. Nel frattempo, i due uomini sono stati arrestati per tentata violenza sessuale, sequestro di persona, rapina e danneggiamento in concorso. Il 35enne è stato anche accusato di resistenza a pubblico ufficiale.

Su disposizione del Pubblico Ministero, i due sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza in attesa della convalida dell’arresto da parte del giudice. Quest’ultimo ha poi disposto la misura della custodia cautelare in carcere per entrambi gli aggressori.

Questa tragica vicenda mette in luce l’importanza di garantire la sicurezza nelle discoteche e di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prevenzione e la lotta alla violenza sessuale. È fondamentale che vengano adottate misure adeguate per proteggere le persone e che i responsabili di tali crimini siano puniti secondo la legge. Solo così sarà possibile creare un ambiente sicuro e rispettoso per tutti.

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