Il numero di domande di brevetto Epo in Italia raggiungerà un nuovo record nel 2023, con oltre 5.000 domande depositate presso l’Ufficio Brevetti Europeo. Questo rappresenta un record assoluto per l’Italia, che registra una crescita del 3,8% rispetto all’anno precedente. L’Italia si posiziona al quinto posto in Europa per il numero di domande di brevetto, ma solo il 23% di queste domande è presentato da donne, una percentuale inferiore rispetto al resto d’Europa dove la media è del 27%.

I settori che trainano questa crescita sono l’handling, che comprende tecnologie di imballaggio e nastri trasportatori, i trasporti e le tecnologie mediche. Tuttavia, il settore che ha registrato la maggiore crescita nel 2023 è quello dei macchinari elettrici, apparati e energia, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente. In questo settore vengono depositate molte invenzioni relative alle tecnologie per l’energia pulita.

Tra le aziende che guidano la classifica troviamo la Bolognese Coesia, specializzata in soluzioni industriali e di imballaggio altamente innovative, Ferrari e Iveco Group. Inoltre, tre regioni italiane – Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto – figurano tra le 20 regioni più innovative dell’Unione Europea.

Secondo i dati del Patent Index rilasciato ogni anno dall’Epo, l’Italia registra una crescita di domanda di brevetti superiore alla media europea, con un aumento del 1,4%. Questo trend è consolidato nel tempo, tanto che negli ultimi 10 anni l’Italia ha registrato una crescita del 38% nel numero di domande di brevetto. Attualmente, l’Italia si posiziona all’11° posto a livello mondiale e al quinto posto tra i paesi dell’Unione Europea, dietro a Germania, Francia, Paesi Bassi e Svezia.

Questi dati dimostrano l’importanza dell’innovazione e della ricerca scientifica in Italia. Il paese sta facendo grandi progressi nel campo dei brevetti, con un’attenzione particolare verso le tecnologie per l’energia pulita. Tuttavia, rimane ancora molto lavoro da fare per ridurre il divario di genere nelle domande di brevetto, visto che solo il 23% delle domande proviene da donne.

L’Italia ha dimostrato di avere un grande potenziale nel settore dell’innovazione e della ricerca scientifica. Le aziende italiane stanno giocando un ruolo chiave in queste nuove scoperte, contribuendo alla crescita economica e alla competitività del paese. Speriamo che questa tendenza positiva continui negli anni a venire, alimentando ulteriormente la crescita dell’Italia nel campo dei brevetti e dell’innovazione.

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