Cagliari si unisce in un gesto di affetto al padre di Ilaria Salis
Cagliari ha dimostrato di essere unita in un gesto di affetto nei confronti del padre di Ilaria Salis, l’insegnante e militante antifascista detenuta da oltre un anno in un carcere di massima sicurezza a Budapest, in Ungheria. Circa 300 persone si sono radunate in piazza Garibaldi per una manifestazione di solidarietà, organizzata dal Comitato ‘Da Cagliari per Ilaria Salis’, composto da cittadini e associazioni locali, in collaborazione con alcuni movimenti sindacali, tra cui la Cgil e la Confederazione sindacale Sarda.
L’evento è stato reso ancora più speciale dalla presenza del padre di Ilaria, Roberto Salis, che ha frequentato il liceo classico Siotto della città. La manifestazione è stata un modo per sostenere Ilaria e la sua famiglia nella lotta per il rispetto dei suoi diritti. I manifestanti hanno ribadito il loro sostegno dicendo: “Siamo tutti e tutte Ilaria Salis”.
Il prossimo 28 marzo è prevista l’udienza del processo a Budapest, in cui Ilaria è accusata di aver partecipato agli scontri con i neonazisti europei nel febbraio 2023. L’insegnante si è dichiarata innocente e la difesa presenterà un’istanza per gli arresti domiciliari in Ungheria. Fino ad ora, le richieste simili presentate sono state respinte, ma una nuova speranza è stata alimentata dalla solidarietà dimostrata a Cagliari.
Roberto Salis ha espresso la sua gratitudine per il sostegno ricevuto e ha commentato le accuse rivolte alla sua figlia. Ha sottolineato che non spetta a Ilaria dimostrare la sua innocenza, ma all’accusa di dimostrare la colpevolezza di qualcuno. Ha anche fatto riferimento al contesto politico in Ungheria, definendo il sistema sociale del paese come un nazionalismo etnico. Salis ha condannato la manifestazione neonazista a cui sua figlia stava partecipando, sottolineando come l’ascesa al potere di Viktor Orban in modo democratico non giustifichi il suo comportamento tirannico.
Le parole di Roberto Salis hanno evidenziato l’importanza di difendere i principi democratici e di non sottovalutare il potenziale pericolo che può derivare da un’elezione democratica se non viene accompagnata da un rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
La manifestazione a Cagliari è stata un momento di unità e solidarietà, che ha permesso di far sentire la voce della comunità in difesa di Ilaria Salis e dei suoi diritti. La lotta per ottenere la sua liberazione continua, ma l’affetto e il sostegno dimostrati a Cagliari sono un segnale importante che non verranno dimenticati.