Il Garante propone di escludere alcuni settori dallo sciopero nazionale dell’11 aprile, su iniziativa di Cgil e Uil. Questa è la proposta avanzata dalla commissione di garanzia sugli scioperi, che ha invitato i sindacati ad escludere dallo sciopero i voli, il personale delle cooperative sociali, società e associazioni dei settori socio-sanitari-assistenziali-educativi e alcune aziende di trasporto pubblico locale.
La delibera, pubblicata sul sito del Garante, si basa sul principio della rarefazione oggettiva, secondo cui deve essere rispettato un intervallo minimo di 10 giorni tra gli scioperi proclamati nello stesso settore. La commissione ha ritenuto che l’inclusione di questi settori nel giorno dell’11 aprile violi questo principio.
Questa proposta ha suscitato diverse reazioni da parte dei sindacati e delle aziende coinvolte. Molti lavoratori del settore aereo hanno accolto con favore l’iniziativa, sperando di non dover subire ulteriori disagi a causa dello sciopero. D’altra parte, i sindacati hanno espresso la loro delusione per la proposta del Garante, sostenendo che questa limitazione indebolirebbe l’effetto dello sciopero e ridurrebbe la pressione sulle aziende coinvolte.
Le aziende coinvolte hanno reagito in modo diverso alla proposta del Garante. Alcune hanno accolto positivamente l’idea di essere escluse dallo sciopero, poiché ciò significa che potranno continuare a fornire i loro servizi senza interruzioni. Altre aziende, invece, hanno espresso preoccupazione per l’impatto finanziario che potrebbe derivare dall’esclusione dallo sciopero.
In generale, questa proposta del Garante solleva una serie di questioni riguardanti il diritto di sciopero e gli effetti che può avere sulle persone coinvolte. Da un lato, escludere alcuni settori dallo sciopero potrebbe proteggere i cittadini da ulteriori disagi, ma dall’altro potrebbe indebolire la forza dei sindacati e ridurre la pressione sulle aziende coinvolte.
Sarà interessante vedere come evolverà la situazione e se i sindacati accetteranno la proposta del Garante o continueranno con lo sciopero come previsto. In ogni caso, è importante ricordare che il diritto di sciopero è un diritto fondamentale dei lavoratori e che qualsiasi decisione deve essere presa con attenzione per garantire un equilibrio tra gli interessi dei lavoratori e delle aziende.