L’opposizione al regime di Putin in Russia è una realtà e le recenti proteste lo dimostrano. A sostenerlo è Boris Belenkin, vincitore del Premio Nobel per la pace nel 2022, responsabile della Biblioteca di Memorial. Questa ONG russa è stata premiata per il suo impegno nella difesa dei diritti umani e Belenkin ne è stato a capo fino alla sua liquidazione per una sentenza giudiziaria due anni fa.
Attualmente, Belenkin vive in esilio nella Repubblica Ceca con la sua famiglia, ma è appena arrivato a Roma per presentare il suo ultimo libro, “Non lasciare che ci uccidano – Storie di Memorial”, pubblicato da Rizzoli. Sarà ospite del programma “Libri Come” il 23 marzo e il giorno successivo terrà un incontro al Memoriale Della Shoah di Milano.
Belenkin si è detto sorpreso dalla grande partecipazione ai funerali di Alexei Navalny, il famoso oppositore di Putin, avvenuti di recente in Russia. “Pensavo che forse qualche centinaio di cittadini avrebbe partecipato, invece sono stati decine di migliaia. Mi ha colpito anche vedere molti giovani tra i partecipanti. Questo mi ha dato una sensazione positiva rispetto al mio Paese, cosa che non provavo da due anni”.
Inoltre, Belenkin ha espresso speranza nel vedere persone che hanno scelto di manifestare il loro dissenso e ricordare Navalny durante le elezioni. Ad esempio, molti hanno risposto all’appello della vedova del dissidente, Yulia Navalnaya, di presentarsi ai seggi elettorali alle 12 come segno di protesta contro un voto che secondo loro non aveva valore.
Tuttavia, Belenkin non è così ottimista riguardo ai conflitti in corso in Ucraina e a Gaza. Ha citato il Papa, affermando che ci sono tutti i presupposti per definire gli eventi attuali come una terza guerra mondiale e ha avvertito che potrebbe trasformarsi in un conflitto ancora più devastante.
In conclusione, l’opposizione a Putin in Russia è reale e le recenti proteste e manifestazioni dimostrano che esiste un sentimento di dissenso nella società russa. Boris Belenkin, vincitore del Premio Nobel, sostiene questa tesi ed è uno dei principali attori nella difesa dei diritti umani nel paese. La sua presenza in Italia per la presentazione del suo ultimo libro è un’opportunità per conoscere meglio la sua storia e il suo impegno.