STM riconferma Chery come amministratore delegato: una scelta sotto la lente d’ingrandimento

Il futuro di Jean-Marc Chery come amministratore delegato di STM, il gruppo italo-francese di semiconduttori, sembra essere oggetto di dibattito. Mentre il consiglio di sorveglianza ha proposto la sua ricandidatura per un altro triennio, ci sono state indiscrezioni riguardo a una possibile contrarietà da parte del governo italiano. Secondo alcune voci, Chery avrebbe favorito la Francia sia negli investimenti di STM che nella governance dell’azienda, a scapito degli interessi italiani.

Una delle principali critiche rivolte a Chery riguarda la scelta di Grenoble come sede per un nuovo sito di produzione di STM. Questa decisione è stata sovvenzionata con 2,9 miliardi di euro dal governo francese nell’ambito del Chips act. Alcuni sostengono che questa sia stata una mossa a favore della Francia a discapito dell’Italia, che avrebbe potuto beneficiare di tale investimento.

Inoltre, ci sono preoccupazioni riguardo alla rappresentanza italiana all’interno della società. Secondo alcune fonti, i rappresentanti italiani avrebbero perso spazio nella governance di STM a favore dei loro omologhi francesi. Questo ha sollevato interrogativi sulla parità di rappresentanza tra i due paesi.

Nonostante queste controversie, il consiglio di sorveglianza ha deciso di ricandidare Chery sulla base delle sue competenze specifiche e delle sue performance come presidente e CEO di STM dal 2018. Secondo la documentazione fornita ai soci, la riconferma di Chery è considerata positiva per l’azienda.

Gli analisti di Equita hanno commentato che le decisioni sugli investimenti di STM sono principalmente legate al livello dei sussidi pubblici offerti dai paesi sui progetti specifici e al mantenimento di una supply chain adeguata. Pertanto, il loro parere è che le scelte di Chery non siano state influenzate da motivi diversi da quelli economici.

STM è controllata da STM Holding, che detiene il 27,5% del capitale dell’azienda. STM Holding, a sua volta, è controllata pariteticamente da governo italiano e governo francese.

La riconferma di Chery come amministratore delegato di STM è senza dubbio una decisione che ha suscitato interesse e dibattito. Sarà interessante vedere come si svilupperà la situazione e quali saranno le conseguenze per l’azienda e per le relazioni tra Italia e Francia.

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