I videogiochi d’azione potrebbero essere un aiuto efficace per combattere la dislessia nei bambini a rischio. Questa è la conclusione di uno studio condotto da un team internazionale di ricercatori provenienti da diverse università italiane e francesi.

Secondo il team di ricerca, giocare con i videogiochi d’azione può normalizzare la percezione dei suoni del linguaggio nei bambini prescolari con difficoltà di linguaggio. Questo è particolarmente importante perché la percezione dei fonemi è un prerequisito essenziale per l’apprendimento della lettura e della scrittura.

L’idea che i videogiochi possano avere un ruolo positivo nello sviluppo cognitivo, sensorimotorio e sociale dei bambini non è nuova. Tuttavia, c’è ancora una certa resistenza nel pensare che possano essere utili anche per la dislessia. Questo studio sfata questo pregiudizio e dimostra che i videogiochi d’azione possono effettivamente migliorare le abilità attentive e la velocità di lettura nei bambini con dislessia.

Lo studio ha coinvolto 120 bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia, di cui un sottogruppo presentava difficoltà nei prerequisiti della lettura e della scrittura e quindi erano a rischio di sviluppare la dislessia. Questi bambini hanno partecipato a 20 sessioni di gioco con un videogioco d’azione della durata di 45 minuti ciascuna.

I risultati sono stati sorprendenti: dopo il trattamento con i videogiochi d’azione, i bambini hanno mostrato un miglioramento significativo nella percezione dei fonemi. Ciò significa che sono stati in grado di distinguere e riconoscere i suoni del linguaggio in modo più preciso, il che è essenziale per l’apprendimento della lettura.

Secondo Sara Bertoni, del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università degli studi di Bergamo e primo autore dello studio, i videogiochi d’azione potrebbero essere una forma di prevenzione per la dislessia. “Questo studio dimostra che con solo 20 sessioni di gioco con un videogioco d’azione si possono annullare i disturbi nella percezione dei fonemi”, ha affermato Bertoni.

Questi risultati sono stati pubblicati sulla rivista ‘NPJ Science of Learning’ del gruppo Nature e potrebbero aprire nuove strade nel trattamento e nella prevenzione della dislessia. I videogiochi d’azione potrebbero essere considerati come una terapia complementare o come un metodo di prevenzione per i bambini a rischio.

Tuttavia, è importante notare che i videogiochi d’azione non sono una cura miracolosa per la dislessia e non sostituiscono le terapie tradizionali. La ricerca suggerisce solo che possono essere un aiuto efficace nel migliorare la percezione dei fonemi nei bambini a rischio.

Quindi, la prossima volta che vedrai tuo figlio o tuo nipote giocare a un videogioco d’azione, potresti considerarlo come un’attività più utile di quanto pensassi. Potrebbe essere un modo divertente per migliorare le sue abilità attentive e prepararlo per l’apprendimento della lettura e della scrittura.

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