La riserva anticiclica delle banche italiane rimane a zero, secondo quanto riportato da Bankitalia. Il coefficiente della riserva di capitale anticiclica, che rappresenta una sorta di “cuscinetto” che le banche devono accumulare per far fronte a momenti di difficoltà di mercato, rimarrà invariato allo zero per cento per il secondo trimestre del 2024.

Secondo la Banca d’Italia, la decisione di mantenere la riserva anticiclica a zero è appropriata dato il contesto macrofinanziario attuale. Nel quarto trimestre del 2023, il rapporto tra credito totale e Pil ha mostrato un’andamento sostanzialmente stabile e negativo, con uno scostamento di circa tredici punti percentuali rispetto al suo trend di lungo periodo. Questi dati sono stati calcolati sulla base della metodologia sviluppata dalla Banca d’Italia. Inoltre, il rapporto tra credito bancario e Pil ha evidenziato risultati simili.

Nonostante la dinamica del credito al settore privato rimanga ancora negativa, si notano segnali di miglioramento nella componente dei prestiti alle imprese. Inoltre, l’incidenza dei prestiti deteriorati rimane a livelli storicamente bassi e il tasso di disoccupazione continua a diminuire. Nel terzo trimestre del 2023, i prezzi delle abitazioni in termini reali sono rimasti stabili.

La decisione sulle riserve di capitale a fronte del rischio sistemico, che servono a presidiare i rischi connessi con eventi inattesi indipendenti dal ciclo del credito, sarà comunicata nelle prossime settimane, in seguito a una consultazione pubblica.

Questi dati forniti da Bankitalia sottolineano la stabilità del sistema bancario italiano e la sua capacità di far fronte a eventuali difficoltà nel mercato. Nonostante la situazione attuale mostri alcuni segnali di miglioramento, è importante vigilare e prendere le giuste misure per garantire la sicurezza finanziaria nel lungo periodo.

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