L’addio di Pierpaolo Piccioli segna la fine di un’epoca per la maison Valentino. Dopo 25 anni di collaborazione, il direttore creativo lascia la guida del marchio, portando con sé una visione moderna e innovativa che ha contribuito a rilanciare il brand. Con il suo stile impeccabile dal punto di vista sartoriale, Piccioli ha saputo reinterpretare i codici del marchio e conferirgli una nuova linfa vitale.

Nato a Nettuno, vicino a Roma, Piccioli ha iniziato la sua carriera presso Valentino nel 1999, insieme a Maria Grazia Chiuri, con cui aveva studiato all’Istituto Europeo di Design e con cui aveva lavorato da Fendi. Inizialmente, i due stilisti si sono concentrati sulla linea accessori, ma presto hanno iniziato a collaborare anche per altre linee, affiancando il maestro Valentino Garavani.

Quando Garavani si è ritirato nel 2007, la direzione creativa della maison è stata affidata ad Alessandra Facchinetti. Tuttavia, dopo solo un anno, il timone è passato a Chiuri e Piccioli. Nel 2016, le strade dei due designer si sono separate: Chiuri è diventata la direttrice creativa di Dior, mentre Piccioli è rimasto alla guida di Valentino.

Piccioli è molto apprezzato sia dalla critica che dal pubblico per le sue collezioni sartoriali contemporanee e innovative. Tra le sue creazioni più ammirate degli ultimi anni ci sono la collezione dedicata alla camicia bianca nel 2019, quella presentata al Teatro Piccolo a Milano nel 2021 durante il lockdown per sostenere gli artisti colpiti dalla pandemia e quella del 2022, in cui ha introdotto il “rosa Valentino”, chiamato Pink P.P., colorando un’intera collezione.

Lo stilista è noto anche per il suo impegno verso l’inclusività e la diversità. Ha valorizzato il lavoro delle sarte e dei sarti del suo atelier, che lo hanno spesso accompagnato in passerella alla fine delle sfilate. Il suo contributo ha portato l’azienda a raggiungere ricavi di 1,4 miliardi di euro nel 2022. Inoltre, ha ricevuto importanti riconoscimenti come il Designer of the Year ai British Fashion Awards nel 2022 e l’inclusione nella lista delle 100 persone più influenti al mondo del Time nel 2019.

La sua ultima collezione, intitolata Le noir, presentata a Parigi tre settimane fa, sembrava quasi un presagio dell’imminente fine della sua storia d’amore con Valentino. Tutta colorata di nero, era drammatica e suggestiva.

Ora si aprono nuovi scenari per la successione alla guida di Valentino. Secondo i rumors, potrebbero essere prese in considerazione Maria Grazia Chiuri, già direttrice creativa di Dior, e Alessandro Michele, ex direttore creativo di Gucci. È importante notare che nel luglio scorso, il gruppo Kering, proprietario di marchi come Gucci, ha acquisito il 30% di Valentino dalla società del Qatar Mayhoola, che detiene ancora la maggioranza del marchio. Ciò potrebbe aprire la strada a possibili cambiamenti nella gestione del marchio.

In conclusione, l’addio di Pierpaolo Piccioli segna una svolta nel mondo della moda e rappresenta la fine di un’epoca per Valentino. Il suo stile sartoriale impeccabile, la sua visione moderna e il suo impegno verso l’inclusività hanno contribuito a rendere il marchio un punto di riferimento nell’industria della moda. Ora, con la sua partenza, si aprono nuove possibilità e nuovi scenari per il futuro di Valentino. Non resta che aspettare per vedere chi assumerà la guida del marchio e come influenzerà la sua evoluzione.

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