Il mistero irrisolto della morte dei fidanzatini di Policoro ha lasciato senza risposte la famiglia di Luca Orioli e Marirosa Andreotta per ben 36 anni. Nel 1988, i giovani studenti ventenni furono trovati morti nel bagno dell’abitazione di Marirosa ad Policoro, in provincia di Matera. L’ipotesi ufficiale è che siano stati folgorati da una scarica elettrica, ma alcune testimonianze hanno sollevato dubbi su questa versione dei fatti, affermando che i corpi presentavano segni evidenti di colluttazione.

La madre di Luca, Olimpia Fuina Orioli, ha scritto una lettera commovente in occasione del 36esimo anniversario della morte dei due giovani. Nella lettera, Olimpia esprime il suo dolore per l’assenza di giustizia e la mancanza di chiarezza sulla vicenda. Secondo lei, ci sono molti elementi che discostano la versione ufficiale della morte dei fidanzatini e denuncia l’impunità di giudici e avvocati che hanno “cancellato e affossato la verità”. Olimpia critica anche lo Stato italiano, definendolo assente ed inefficiente, e sostiene che il potere e il denaro siano più importanti dei diritti e dei doveri dei cittadini.

Nonostante i suoi sforzi per ottenere giustizia, Olimpia si sente sola nella sua battaglia per scoprire la verità sulla morte di suo figlio e Marirosa. Tuttavia, si aggrappa alla speranza che un numero sempre maggiore di persone stia comprendendo l’importanza di muoversi e lottare per ottenere giustizia. Olimpia invoca la pietà di Dio e auspica che la sua mano possa fare finalmente giustizia sulla terra.

La lettera di Olimpia è un grido di dolore e di speranza. Nonostante il tempo trascorso, il suo impegno per scoprire la verità non è affievolito. La morte dei fidanzatini di Policoro rimane un enigma senza risposte, ma la madre di Luca continua a combattere per ottenere giustizia e mettere fine all’indifferenza e al silenzio che avvolgono questo caso.

La storia dei fidanzatini di Policoro è un monito per tutti noi. Ci ricorda che la giustizia non sempre prevale e che dobbiamo combattere per i nostri diritti e per la verità. Olimpia Fuina Orioli è un esempio di forza e determinazione, un simbolo di una madre che non ha mai smesso di lottare per suo figlio.

Speriamo che questa storia possa trovare una conclusione, che la verità possa finalmente emergere e che i responsabili vengano portati alla luce. Il mistero irrisolto della morte dei fidanzatini di Policoro rimane un’ombra sulla nostra società, ma la lotta di Olimpia ci ricorda che non dobbiamo arrenderci mai e che la verità è una battaglia che vale la pena combattere.

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