Un nuovo decreto legislativo che riguarda l’ordinamento giudiziario italiano è stato presentato al Consiglio dei ministri. Questo decreto, composto da nove articoli, mira a implementare alcune riforme nel sistema giudiziario del paese. In particolare, l’attenzione è focalizzata sull’accesso alla magistratura, sulle valutazioni di professionalità dei magistrati e sul funzionamento degli organi di governo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari.

Una delle novità introdotte da questo decreto riguarda l’inserimento di test psicoattitudinali come parte del processo di selezione per diventare magistrato. Dopo le prove orali, sarà necessario sottoporsi a questi test per valutare l’idoneità psicoattitudinale dei candidati a svolgere le funzioni giudiziarie. Le linee guida e le procedure per questi accertamenti saranno stabilite dal Consiglio superiore della magistratura in collaborazione con il ministro competente. Solo i candidati che supereranno questi test saranno considerati idonei per diventare magistrati ordinari.

Inoltre, il decreto prevede un aumento del numero di concorsi che impediscono la partecipazione ai successivi bandi in caso di esito negativo. Questa misura mira ad assicurare che solo i candidati più qualificati possano accedere alla magistratura.

Il decreto introduce anche una norma dedicata al fascicolo personale del magistrato, che fino ad ora era regolato solo dalle disposizioni generali per i dipendenti pubblici e dalle norme secondarie del Consiglio superiore della magistratura. Questo fascicolo sarà gestito in formato digitale e conterrà tutte le informazioni, gli atti e i documenti relativi alla carriera professionale dei magistrati. Saranno inclusi nel fascicolo tutti i provvedimenti tabellari, organizzativi e di altro genere, i programmi annuali di gestione, i dati statistici comparati, gli atti e i provvedimenti redatti dal magistrato e i verbali delle udienze alle quali ha partecipato.

Tuttavia, le Commissioni Giustizia della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica hanno suggerito che nel fascicolo dovrebbero essere inseriti tutti gli atti e i provvedimenti redatti da ciascun magistrato, non solo quelli selezionati a campione.

Altri elementi che saranno inclusi nel fascicolo sono i provvedimenti organizzativi per affrontare ritardi gravi e reiterati, le relazioni di ispezione, gli atti relativi alle azioni disciplinari e di responsabilità contabile, i pareri dei consigli giudiziari e i provvedimenti definitivi del Consiglio superiore delle valutazioni di professionalità. Saranno inclusi anche altri elementi ritenuti rilevanti dal Consiglio superiore della magistratura.

I soggetti legittimati ad accedere al fascicolo saranno i membri del Consiglio superiore, i dirigenti dell’ufficio, il magistrato stesso e i membri dei consigli giudiziari quando si tratta di redigere pareri che riguardano il magistrato. Gli atti non più utili, come quelli relativi ad azioni disciplinari o di rivalsa, saranno eliminati dal fascicolo una volta che il magistrato sia stato prosciolto o riabilitato.

Questo decreto legislativo rappresenta un ulteriore passo avanti nell’evoluzione del sistema giudiziario italiano. L’introduzione dei test psicoattitudinali e l’istituzione del fascicolo personale del magistrato mirano a garantire una selezione più accurata dei candidati e una valutazione più completa della professionalità dei magistrati. Queste misure contribuiranno a rafforzare l’efficienza e l’integrità del sistema giudiziario italiano, garantendo così una giustizia sempre più equa e imparziale.

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