Carmen Rap: un’opera contro il femminicidio

Le Officine San Carlo saranno il palcoscenico di un evento straordinario in occasione della Giornata Mondiale del Teatro. Si tratta di Carmen Rap, uno spettacolo che combina lirica, prosa e musica per sensibilizzare il pubblico sul tema del femminicidio. Il Massimo, il teatro di Napoli, ha deciso di riportare in scena questa opera il 27 e il 28 marzo.

Le musiche eseguite dai professori d’orchestra del San Carlo e i testi sono stati curati da Luca Caiazzo, noto come Lucariello, mentre la drammaturgia è stata affidata a Federico Vacalebre e la regia a Michele Sorrentino Mangini.

All’evento saranno presenti importanti personalità, tra cui il sindaco e presidente della Fondazione Gaetano Manfredi, il prefetto di Napoli Michele di Bari e la Commissione Straordinaria per il risanamento e la riqualificazione funzionali al territorio del Comune di Caivano con il Commissario Fabio Ciciliano. Il messaggio di quest’anno, scritto dal norvegese Jon Fosse, è “L’arte è Pace”.

Carmen Rap si ispira all’opera di Bizet, ma viene trasportata ai giorni nostri, nelle terre napoletane. La trama viene rielaborata da Mérimée e si concentra sul tema del femminicidio, un problema sempre più attuale. I contrabbandieri della storia si occupano di droga e Carmen, interpretata da Xana Vazquez de Prada, una portoricana a Castel Volturno, subisce la stessa tragica fine di sempre.

Luca Caiazzo, il compositore, ha sviluppato l’opera con un approccio originale, quello di un rapper beatmaker al di fuori degli schemi del mondo classico. Non ha utilizzato campionamenti di strumenti elettronici, ma ha adattato direttamente la partitura di Bizet, preservando le arie più suggestive.

Nello spettacolo, i personaggi subiscono alcune modifiche. Don Josè diventa Giuseppe e viene interpretato da Alessio Sica, Zuniga diventa Zurzolo e viene interpretato da Vincenzo Bove. Escamillo, il trapper ‘O Torero’, è Oyoshe Waza.

Le scene sono state realizzate dagli studenti dell’Officina di Scenografia diretta da Anna Nasone, mentre i costumi sono stati curati da Giusi Giustino in collaborazione con l’Officina di Sartoria Teatrale Circolare.

Il progetto ha visto la collaborazione della Fondazione Una Nessuna Centomila, presieduta da Giulia Minoli, e della cooperativa sociale EVA e Donne del Vino.

Carmen Rap si propone di sensibilizzare il pubblico sul tema del femminicidio attraverso una fusione di generi artistici. L’opera vuole trasmettere un messaggio forte e urgente, chiamando tutti a riflettere sulla violenza di genere e sulla necessità di contrastarla. Speriamo che questa iniziativa possa contribuire a creare una società più consapevole e rispettosa dei diritti delle donne.

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