Il settore retail sta sempre più puntando verso un futuro sostenibile, grazie a misure che mirano a migliorare il risparmio energetico nei negozi. Questa è la conclusione emersa dalla ricerca “Trend di sostenibilità nel retail”, condotta da Confimprese in collaborazione con Global Strategy e Mbs-Cerved. I risultati dello studio sono stati presentati durante il convegno “Retail & Sostenibilità” presso Merlata Bloom Milano.

Secondo i dati raccolti, la maggior parte delle aziende retail e dei consumatori ritiene che chiudere le porte dei negozi durante l’orario di apertura e ridurre la temperatura del riscaldamento siano misure efficaci per migliorare l’efficienza energetica nei punti vendita. Queste pratiche consentono infatti di ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2, contribuendo così alla lotta contro il cambiamento climatico.

Confimprese ha accolto con entusiasmo questi risultati, che rappresentano la risposta attesa dal mercato dopo il lancio della campagna “Siamo aperti al risparmio energetico”. L’associazione si impegna non solo a sensibilizzare sulle tematiche legate alla sostenibilità, ma anche a dialogare con le istituzioni competenti per promuovere una visione sistemica e di lungo periodo in materia di produzione e consumo responsabili.

Secondo Mario Resca, presidente di Confimprese, in Italia manca ancora una filiera industriale di supporto alla transizione energetica ed ecologica, nonché al potenziamento dell’economia circolare. Tuttavia, è importante che le aziende del settore retail continuino a lavorare per migliorare la propria sostenibilità, anche in assenza di un quadro normativo più ampio.

La ricerca ha inoltre evidenziato che il settore dell’abbigliamento e della ristorazione si sta concentrando sull’efficientamento dei punti vendita come obiettivo principale. Per il 45% delle aziende di abbigliamento e il 58% dei ristoranti, questo è il primo campo d’intervento. Anche per il 78,3% dei consumatori, la riduzione delle emissioni dirette e indirette è un aspetto fondamentale su cui le aziende dovrebbero concentrarsi.

Inoltre, un altro obiettivo condiviso sia dalle aziende che dai consumatori è quello di migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti. Il 45% delle aziende di abbigliamento e il 58% dei ristoranti indicano infatti come priorità l’introduzione di orari e retribuzioni equi. Allo stesso modo, i consumatori ritengono importante che le aziende offrano condizioni di lavoro dignitose ai propri collaboratori.

Le aziende di altri settori del retail hanno invece una visione diversa, con il 56% che si orienta verso l’introduzione di modalità di maggiore coinvolgimento dei dipendenti in base alle loro esigenze. Questo indica che le imprese stanno cercando soluzioni personalizzate per migliorare la soddisfazione dei loro dipendenti e creare un ambiente di lavoro più inclusivo.

In conclusione, la ricerca di Confimprese dimostra che il settore retail sta facendo progressi significativi verso un futuro sostenibile. Le aziende si stanno impegnando per migliorare l’efficienza energetica nei punti vendita e ridurre le emissioni, mentre contemporaneamente cercano di creare condizioni di lavoro migliori per i propri dipendenti. Questi risultati sono un segnale positivo e indicano che il settore retail sta assumendo un ruolo sempre più attivo nella lotta contro il cambiamento climatico e nella promozione di un’economia più sostenibile.

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