L’industria del cioccolato si prepara ad affrontare una Pasqua con prezzi record per il cacao, ma gli esperti assicurano che questo non si ripercuoterà sui dolciumi già confezionati e pronti per la vendita. Nonostante l’aumento dei costi del cacao, che ha superato i 10.000 dollari a tonnellata, le aziende non prevedono grandi problemi, almeno per ora.

Secondo Riccardo Illy, presidente del Polo del Gusto e proprietario di Domori, un’azienda di cioccolato di alta qualità, se il prezzo del cacao superasse la “soglia resistenza” e i fondi continuassero a vendere, le quotazioni dovrebbero tornare a livelli più ragionevoli. Tuttavia, se il costo del cacao rimanesse così alto, potrebbe esserci un ulteriore aumento dei prezzi dei prodotti finiti.

Illy spiega che l’aumento dei prezzi del cacao è dovuto a diversi fattori: fattori naturali come la siccità che ha colpito i principali paesi produttori, Ghana e Costa d’Avorio, e una malattia che ha colpito le piante; fattori economici come il lungo periodo di bassi costi della materia prima, che non ha permesso ai produttori di rinnovare le piantagioni; e infine, la speculazione da parte dei fondi di investimento sul cacao.

La situazione attuale rende molto difficile per le imprese pianificare gli acquisti, la produzione e stabilire i prezzi di vendita a lungo termine. Si vivrà alla giornata, cercando di adattarsi alle fluttuazioni del mercato. Tuttavia, c’è anche un lato positivo: se il prezzo del cacao rimanesse alto, coloro che in passato non potevano permettersi fertilizzanti o sistemi di irrigazione avranno finalmente la possibilità di farlo. Ciò potrebbe portare ad un aumento della produzione nel prossimo raccolto e ad una riduzione dei costi.

In conclusione, l’industria del cioccolato si prepara ad affrontare una Pasqua con prezzi record per il cacao, ma al momento sembra che i consumatori non dovranno preoccuparsi di aumento dei prezzi dei prodotti finiti. Tuttavia, le imprese dovranno adattarsi alle fluttuazioni del mercato e vivere alla giornata. Nonostante ciò, la situazione potrebbe portare ad un aumento della produzione nel prossimo raccolto e ad un conseguente ribasso dei costi, offrendo speranza per il futuro dell’industria del cioccolato.

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