La continua svalutazione dello yen giunge a un punto critico, con la valuta nipponica che raggiunge il suo livello più basso in 34 anni rispetto al dollaro. Questo fenomeno è causato dalle aspettative di una politica monetaria accomodante da parte della Banca del Giappone (BoJ), nonostante il recente aumento dei tassi di interesse.

Nel mercato dei cambi di Tokyo, il valore dello yen è sceso a quota 151,97 sul dollaro. Questo livello non si vedeva dal mese di ottobre 2022, quando il governo giapponese intervenne con l’acquisto di yen per fermare il declino della valuta.

La svalutazione dello yen ha conseguenze significative sia a livello nazionale che internazionale. A livello nazionale, un yen più debole può favorire le esportazioni giapponesi, rendendo i prodotti nipponici più competitivi sui mercati internazionali. Tuttavia, c’è anche il rischio di un aumento dei prezzi delle importazioni, poiché il costo delle merci estere aumenta con una valuta nazionale più debole.

A livello internazionale, la svalutazione dello yen potrebbe portare a tensioni commerciali con altri paesi. I partner commerciali del Giappone potrebbero accusare il paese di pratiche commerciali sleali se ritengono che la BoJ stia deliberatamente svalutando lo yen per ottenere un vantaggio competitivo.

La politica monetaria accomodante della BoJ è stata oggetto di dibattito e critiche da parte di alcuni economisti e analisti. Alcuni sostengono che una politica monetaria troppo accomodante potrebbe portare a un’eccessiva inflazione e alla perdita di fiducia nella valuta nazionale. Tuttavia, la BoJ ha difeso la sua politica, sostenendo che è necessaria per stimolare l’economia giapponese e combattere la deflazione.

Il governo giapponese, nel tentativo di fermare la svalutazione dello yen, potrebbe considerare nuovi interventi sul mercato dei cambi. Questo potrebbe comportare l’acquisto di yen per aumentarne il valore o l’implementazione di politiche per frenare la debolezza della valuta. Tuttavia, è importante trovare un equilibrio tra interventi per stabilizzare il mercato e l’evitare di essere accusati di manipolazione valutaria.

In conclusione, il valore del yen giunto al suo livello più basso in 34 anni rispetto al dollaro è un fenomeno significativo che può avere ripercussioni sia a livello nazionale che internazionale. La politica monetaria accomodante della BoJ e i possibili interventi del governo giapponese saranno cruciali per stabilizzare il mercato dei cambi e mantenere l’equilibrio tra competitività internazionale ed evitare tensioni commerciali con altri paesi.

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